Spesa per le famiglie in difficoltà, si chiude con un bilancio di 2705 kg di prodotti raccolti, tra generi alimentari e di prima necessità, il progetto “La solidarietà va spesa”; progetto che l’Amministrazione comunale ha avviato nella fase più critica dell’emergenza sanitaria. Obiettivo era garantire un supporto concreto alle famiglie che, in condizioni di difficoltà, non fossero già beneficiarie di altre forme di sostegno economico.
L’iniziativa, ha visto il supporto fondamentale di Protezione Civile, Croce Rossa, Caritas Diocesana, Csv Emilia ed Emporio Solidale; ha potuto contare sulla collaborazione preziosa dei punti vendita della grande distribuzione che si sono resi disponibili a promuovere, per i propri clienti, l’opportunità di riempire il carrello anche a scopo benefico. Parliamo del supermercato Galassia, i negozi Conad di via Modonesi, via Deledda, via XX Settembre e all’interno del centro commerciale Farnese; ma anche il supermercato MD di via Emilia Pavese, il Sigma di via Caduti sul Lavoro e le insegne di Tigotà in via Manfredi e via Emilia Pavese.
“Un importante lavoro di squadra – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati – per il quale mi sento di ringraziare di cuore tutti coloro che, con impegno e sensibilità, hanno voluto dare il proprio contributo”.
Emporio solidale e Croce Rossa
I prodotti rimanenti, dopo la prima distribuzione di borse alimentari, prodotti per l’infanzia e per l’igiene a oltre 30 nuclei familiari, andranno in parte all’Emporio Solidale e in parte alla Croce Rossa Italiana; in questo modo si consentirà a ciascuna delle due istituzioni di provvedere alle richieste di persone in condizioni di disagio socio-economico.
“Da questa rete di collaborazione – rimarca il presidente dell’Emporio Solidale Mario Idda, direttore della Caritas Diocesana – è scaturito un risultato molto positivo sia in termini di donazioni, grazie alla generosità con cui tanti hanno risposto al nostro appello, sia in termini di attenzione sociale e consapevolezza. Abbiamo potuto condividere, con il territorio, un messaggio forte di sensibilizzazione sui problemi di una fascia di popolazione che, anche a causa del Covid, si è trovata a fare seriamente i conti con serie difficoltà economiche e occupazionali: ben venga questo segnale di coesione e solidarietà, come auspicio anche per il futuro in un momento di crisi generale”.
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