Spedizione punitiva in un locale dopo la lite con alcuni clienti, poi le minacce al titolare del bar: due uomini arrestati

rimane ai domiciliari il 24enne

Nella notte tra il 2 ed il 3 dicembre la Squadra Mobile della Questura di Piacenza ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due uomini stranieri indagati per i reati di lesioni pluriaggravate, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e condotta dalla Squadra Mobile cittadina, ha permesso di identificare gli autori di una grave aggressione perpetrata la sera del 5 ottobre all’interno di un locale in via Manfredi. In seguito a un diverbio per futili motivi tra diversi avventori, i due indagati si erano allontanati dal locale e si erano armati degli attrezzi da lavoro di uno dei due, una spatola affilata (scambiata da alcuni testimoni per una katana) e di una bolla professionale, per poi rientrare nel locale e colpire indiscriminatamente gli avventori, causando nella furia ad uno lesioni giudicate guaribili in almeno 60 giorni e ad un altro lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Mentre si davano alla fuga poiché era stata allertata la Polizia, la fidanzata di uno dei due assalitori aveva rapinato una testimone del cellulare con cui stava filmando gli amici armati. Il successivo 9 ottobre i due fidanzati erano tornati nel locale, verosimilmente per intimare al gestore di non riferire alla Polizia alcuna informazione che portasse ad identificarli, ma si erano dati nuovamente alla fuga in macchina al sopraggiungere di una Volante allertata dal titolare del bar.

Dopo l’inseguimento l’uomo era riuscito a fuggire senza farsi identificare, lasciando la donna in auto, la quale era stata quindi fermata dai poliziotti ma rifiutava di fornire alcuna indicazione su chi fosse il suo compagno.

Le indagini della Squadra Mobile, svolta tramite il supporto di numerosi testimoni, la raccolta dei filmati di videosorveglianza e l’analisi delle banche dati, hanno permesso di individuare e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due aggressori, a carico dei quali è stata emessa l’ordinanza in questione, a cui veniva data esecuzione dopo aver svolto accurati servizi per localizzare i destinatari.

Nella notte dell’esecuzione dei provvedimenti, uno dei due arrestati è stato fermato a Piacenza dalla Squadra Mobile, mentre l’altro è stato bloccato dalla Polizia di Frontiera di Trieste mentre faceva rientro in Italia dopo un periodo all’estero, ove verosimilmente si era rifugiato a seguito dell’inseguimento.

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