Un vasto giro di spaccio, una sorta di ragnatela che si estendeva in varie province, Piacenza inclusa. Indagini durate quasi due anni e culminate in un blitz scattato all’alba dell’8 gennaio scorso. Oltre 60 carabinieri sono entrati in azione nelle province di Piacenza, Milano e Biella. I militari del Comando Provinciale di Piacenza e della Compagnia di Bobbio, con l’ausilio dei Comandi Provinciali competenti per territorio, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari. A coordinare le indagini il pm Antonio Colonna che ha riservato parole di stima nei confronti dei militari bobbiesi: “Un comando piccolo, con pochi carabinieri; ma sono riusciti a condurre in maniera brillante un’indagine complessa in cui le capacità dei singoli si sono mescolate alla perfezione con la tecnologia”. Parole a cui si è unito il procuratore capo Grazia Pradella.
Le indagini
L’ordinanza giunge al termine di una complessa indagine iniziata nel 2019. A opera, come detto, del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Bobbio. I militari si sono rivolti al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti con modalità tradizionali; ossia servizi di pedinamento e controllo, perquisizioni e sequestri, assunzione di molteplici sommarie informazioni da persone informate sui fatti. Ma anche con attività di intercettazione; i militari hanno monitorato dialoghi tra gli spacciatori, in merito allo smercio di diverse sostanze stupefacenti, hashish, cocaina ed eroina.
Gli spacciatori utilizzavano la moneta marocchina quale unità di riferimento per indicare la quantità di stupefacente da acquistare o cedere; da qui la denominazione “Dirham” data all’indagine medesima.
Gli accertamenti hanno permesso individuare alcuni gruppi di spacciatori marocchini e italiani; gruppi che si rifornivano di considerevoli quantità di stupefacente dall’hinterland milanese, pavese e bergamasco. In seguito lo cedevano, sempre in diversi contesti territoriali, soprattutto la provincia di Pavia e Piacenza, a soggetti che a loro volta lo distribuivano a molteplici assuntori.
I provvedimenti
In particolare nel corso delle attività, ed a riscontro degli assunti investigativi, i militari hanno eseguito ben 14 arresti in flagranza e 3 denunce. Hanno sequestrato ben 1.274 grammi di hashish, 115 grammi di cocaina, 111 grammi di marijuana e 30 gr. di eroina.
L’accuratezza dell’indagine, vagliata dalla Procura, ha consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di disporre ben 17 misure cautelari nei confronti di quattro cittadini italiani e tredici cittadini stranieri; nello specifico 8 custodie cautelari in carcere, 5 arresti domiciliari, 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e 2 divieti di dimora nella provincia di Piacenza.
Durante l’esecuzione dell’ordinanza, che ha visto l’intervento di oltre 60 militari dell’Arma, uno di questi soggetti è stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti, determinando il suo arresto in flagranza di reato, è sono stati altresì sequestrati, 7 smartwatch, 7 telefoni cellulari e 30 auricolari bluetooth di cui sono in corso accertamenti volti a verificarne la legittima provenienza.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.