Vista l’evoluzione della situazione pandemica, che accomuna Piacenza al resto del Paese, e in considerazione dell’aumento dei ricoveri ospedalieri registrati in questi giorni, l’Azienda Usl di Piacenza dispone la sospensione temporanea dell’attività di Pronto soccorso all’ospedale di Castel San Giovanni.
“Tale decisione si ritiene necessaria per mantenere Covidfree il presidio di Castel San Giovanni, soprattutto nell’ottica di salvaguardare le attività chirurgiche programmate che si concentrano in quella sede. Inoltre, questa misura consente di mettere a disposizione risorse professionali utili per le aperture di eventuali reparti Covid”. Questo spiega una nota dell’Ausl.
Le attività di Pronto soccorso a Castel San Giovanni riprenderanno appena la situazione pandemica lo consentirà.
STRAGLIATI E RANCAN (LEGA): “MISURA COLMA, SUBITO UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA PER FARE IL PUNTO SULLA SITUAZIONE IN REGIONE”
“La misura è colma. La nuova ed ennesima chiusura da inizio pandemia del pronto soccorso di Castel San Giovanni provoca indignazione, rabbia e sgomento. La Regione ci spieghi qual è la situazione nel piacentino e in tutto il territorio regionale”. Così i consiglieri regionali della Lega Valentina Stragliati e Matteo Rancan, capogruppo, annunciando il deposito di una richiesta ufficiale per la convocazione di una Commissione sanità straordinaria dedicata alla situazione dei pronti soccorso in tutta la Regione con il coinvolgimento dei sindaci interessati.
“Quello di Castel San Giovanni è un caso aberrante: da marzo 2020 è stato chiuso, riaperto per 12 ore, richiuso. Non è mai tornato alle funzioni h24 come più volte promesso dall’assessore Donini” hanno spiegato gli esponenti del Carroccio.
“Noi siamo stanchi perché la Val Tidone è una vallata che ha più di 30mila abitanti e privarla di un servizio sanitario fondamentale come il pronto soccorso è qualcosa di davvero molto grave .
“Si sarebbe potuto garantire il servizio gestendo gli accessi in maniera adeguata e proseguire con l’attività chirurgica programmata. Tutto, invece, ci lascia pensare che la decisione non sia altro che un pretesto per dirottare il personale sanitario altrove e in altri reparti Covid. Ma a noi non sta più bene” hanno tuonato i leghisti.
“Esprimiamo quindi tutto il nostro dissenso rispetto a questa ennesima privazione per quanto riguarda il nosocomio castellano ma anche per quanto sta accadendo a Fiorenzuola in Val d’Arda, dove il pronto soccorso è chiuso da tempo e oggi ufficializzeremo una richiesta, già presentata verbalmente nelle ultime sedute, per la convocazione di una commissione straordinaria” hanno concluso.
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