“La problematica dei mendicanti, dei venditori e dei parcheggiatori abusivi è seria; e merita un’attenzione particolare per più ragioni; da una parte aumenta il degrado della città, dall’altra ne diminuisce il livello di decoro ed insidia la sicurezza”.
Sara Soresi, neo consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha presentato una mozione. Obiettivo chiedere al Sindaco ed alla Giunta di interessare il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica; interessarlo nell’adozione di un piano d’interventi volto al deciso contrasto di ogni forma di abusivismo, prevedendo, a mero titolo esemplificativo:
1) controlli, con cadenza almeno settimanale, nelle aree maggiormente sensibili; i parcheggi pubblici posti in Viale Malta, P.le Torino, Via IV Novembre, P.zza Cittadella, P.za Casali, Via Campagna);
2) che detti controlli possano essere effettuati “in borghese”, ossia utilizzando autovetture ed abiti civili;
Persone sistematicamente “accerchiate”
“Sempre più persone – prosegue Soresi – nelle diverse zone adibite a parcheggio nella città, sono letteralmente “accerchiate” da individui che pretendono denaro in cambio di mere segnalazioni di posti liberi; o a fronte della vendita (abusiva) di merce contraffatta varia, da braccialetti ad accendini ecc. Molti cittadini, dunque, si sentono obbligati all’acquisto della suddetta merce o alla dazione di denaro; vuoi per evitare eventuali danni alla propria autovettura, vuoi per liberarsi da eccessive insistenze”.
“Per questa ragione – continua la neo consigliere – è assolutamente indispensabile valutare l’opportunità di assumere adeguate iniziative; anche attraverso l’emanazione – se possibile – di specifica ordinanza del Sindaco, volte a scoraggiare l’acquisto di merce da venditori sine titulo e/o, da questi ultimi, l’acquisto di tagliandi di sosta, nonché la mera dazione di somme di denaro ai predetti soggetti”.
Ripercussioni sulle entrate comunali
Soresi rileva altresì come l’abusivismo abbia ripercussioni, anche, sulle entrate comunali. “E’ pratica diffusa, tra i parcheggiatori abusivi, quella di farsi consegnare dai cittadini che hanno terminato la sosta, il tagliando che consente il parcheggio per un dato periodo di tempo qualora non ne sia stato ancora raggiunto il limite orario indicato nello stesso.
Una volta ottenuto il biglietto, l’abusivo lo “rivende” al successivo automobilista. In questo modo, chiaramente, il denaro – anziché entrare nelle casse del gestore del parcheggio, con conseguente positivo riflesso per quelle comunali – finisce direttamente nelle tasche degli abusivi e, il più delle volte, dei loro sfruttatori.
Guadagno tolto ai commercianti
Dall’altro lato, i venditori abusivi tolgono gran parte del guadagno ai commercianti che, già vessati dall’elevata imposizione fiscale, devono combattere, anche, contro coloro che sono in grado di proporre prezzi più bassi proprio in quanto evasori totali”.
“Risulta pertanto necessario assumere ogni utile iniziativa volta a raggiungere un’intesa con Apocoa-Parking in ragione della quale sia attivato, per l’utilizzo della sosta a pagamento sulle aree pubbliche da quest’ultima gestite, un sistema che preveda che sul tagliando che comprova l’assolvimento di quanto richiesto all’utilizzatore sia riportata la targa del veicolo parcheggiato”.
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