“Solo quando lavoro sono felice” in scena il 2 ottobre al Teatro Filodrammatici

Solo quando lavoro sono felice
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Che ruolo ha il lavoro nelle nostre vite e che rapporto ha con la felicità? Ad affrontare il tema, con una modalità quasi da stand-up comedy, lo spettacolo “Solo quando lavoro sono felice” di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa, in scena a Piacenza lunedì 2 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici. Secondo appuntamento, dopo la serata inaugurale, dell’edizione 2023 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. 

“Solo quando lavoro sono felice”

Menzione speciale a Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale “per la capacità di affrontare temi urgenti del contemporaneo, come il rapporto tra lavoro e felicità, con un linguaggio transgenerazionale condotto con lucidità drammaturgica e performativa”, “Solo quando lavoro sono felice” è una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione.

Ma il lavoro è una parte della vita o è la nostra vita stessa? Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro? Quanto riesci a resistere in una conversazione prima di chiedere all’altra persona “E tu nella vita che fai?”. «Per la nostra generazione, – spiegano Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa – i confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro self è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere».

Il capo di Lorenzo Maragoni si chiama Lorenzo Maragoni. Lorenzo Maragoni pretende da Lorenzo Maragoni reperibilità assoluta: deve rispondere alle mail di lavoro anche di venerdì sera, nel mezzo di una conversazione avvenuta per caso in un bar. Lorenzo ama se stesso, ma solo come collega. Si frequenta durante il lavoro, durante pranzi o pause di lavoro, durante aperitivi di lavoro. A volte si sta simpatico, a volte meno, proprio come un collega. Il capo di Niccolò Fettarappa si chiama Niccolò Fettarappa. Niccolò Fettarappa lascia che Niccolò Fettarappa si svegli alle undici e mezza, ma poi lo rimprovera perché lo ha lasciato dormire fino alle undici e mezza. Niccolò Fettarappa, il capo di Niccolò Fettarappa, sogna il successo, riconoscimenti e alte quotazioni in borsa. Niccolò Fettarappa, invece, rinuncerebbe volentieri a qualsiasi cosa, pur di poter continuare a dormire. Questi contrasti interni, fanno sì che l’azienda Fettarappa viva in uno stato di confusione cronica, in bilico tra febbrile ambizione e indolenza. In scena, Niccolò e Lorenzo parlano dei loro rispettivi capi: Niccolò e Lorenzo. Ma in scena ci sono anche i rispettivi capi di Niccolò e Lorenzo: Niccolò e Lorenzo, che parlano di Niccolò e Lorenzo.

Un testo divertente messo in scena con il tempismo dei comici e lasciando un interessantissimo margine di dialogo e interazione col pubblico.

Scritture

Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa si incontrano nel 2021 alla scuola di drammaturgia Scritture, condotta da Lucia Calamaro. Solo quando lavoro sono felice (una conversazione sulla disperazione) è il loro primo spettacolo insieme.

Informazioni

Per informazioni e per la biglietteria si può consultare il sito di Teatro Gioco Vita.

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