L’inchiesta legata agli appalti truccati ha creato sconcerto e incredulità tra tutti i piacentini, ma soprattutto tra le comunità di Bobbio e Cerignale dove i cittadini hanno visto finire in manette sindaci storici che da anni rappresentavano l’anima dei propri comuni. Certo, ha creato un vero shock anche l’arresto di Mauro Guarnieri, ma è evidente che Pasquali e Castelli rappresentavano i classici volti noti del territorio, condottieri di mille battaglie, sindaci da tanti e tanti anni. Al di là di quello che è accaduto (o che sarebbe accaduto dal momento che il condizionale è d’obbligo fino alla sentenza) è innegabile che Pasquali e Castelli abbiano lavorato tanto in tutti questi anni per i propri territori. Gli stessi residenti lo ammettono.
“In questi anni il paese l’ho visto sempre migliorare tra una visita e l’altra. La “grande bellezza” di Cerignale oltre al luogo sono le persone, il senso di solidarietà, l’allegria, lo spirito positivo. Tanta roba per un piccolo paese sui monti”, scrive qualcuno.
“Potrebbe anche essere accaduto tutto quello per cui sono accusati, ma hanno fatto anche tanto per la Val trebbia e su questo non ci piove”.
“Attendiamo lo svolgersi degli eventi e non ergiamoci a giudici”, commentano in tanti su una pagina social dedicata a Bobbio.
Addirittura a Cerignale è nato una sorta di movimento chiamato “Io non dimentico il bene fatto”, nato proprio per supportare Massimo Castelli.
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