Riceviamo e pubblichiamo la nota di Miriam Palumbo, del sindacato di polizia locale SULPL.
Un buon liquore a base di carciofo potrebbe essere utile per far digerire il pesante tema della sicurezza.
È stata superficiale quella sorta di battuta da parte del Sindaco Tarasconi circa il sequestro di carciofi fatto dalla Polizia Locale qualche anno fa durante l’amministrazione Barbieri. Spiacevole e fuori luogo in quanto con l’intento di minimizzare e ridicolizzare l’operato dell’Assessorato alla Sicurezza non ha dato il giusto rilievo alla tematica della tutela del consumatore, proprio attraverso controlli mirati: quei 108 carciofi venduti sul mercato cittadino da due venditori di nazionalità straniera, privi di autorizzazione alla vendita, erano alimenti non tracciabili che sarebbero finiti sulle tavole dei cittadini e che sarebbero stati potenzialmente nocivi per la loro salute. Sono stati innumerevoli comunque anche sequestri di merce contraffatta e giocattoli non a norma.
Chiarito ciò, andiamo avanti. La sicurezza non dovrebbe essere, per sua natura, ne di destra ne di sinistra, ma dovrebbe essere un tema a cuore di qualunque schieramento politico. Non sempre è così: qualcuno tenta di affrontarlo nel migliore dei modi possibili (con tutti i limiti del caso), qualcuno sembra snobbare e non vedere il problema, qualcun altro lo strumentalizza in vista delle tornate elettorali e poi volta pagina. Il problema permane, sempre e comunque, per le Forze di Polizia che operano quotidianamente sul territorio e per i poveri cittadini che sono sempre più esposti al rischio e che sono sempre più condizionati nelle loro libertà basilari.
Rimarchiamo quanto già detto in precedenza: la mancanza di sicurezza a Piacenza, come in tantissime altre città, non è percezione ma realtà. La classifica del Sole24ore però riguarda anche la provincia.
Da qui la necessità di affrontare il tema SICUREZZA con la massima serietà e oggettività, possibilmente senza condizionamenti ideologici (che a volte scadono nell’idiotologia).
Nello specifico veniamo all’annosa questione “quartiere Roma”. Prima dell’Amministrazione Barbieri, e questo è innegabile in quanto è testimoniato dalla cronaca locale, andavano di moda risse a suon di bottigliate e lanci di oggetti o segnaletica stradale. Successivamente, negli anni la situazione è andata pian piano migliorando, per tutta una serie di motivi: implementazione delle telecamere di videosorveglianza e potenziamento dell’ illuminazione pubblica, chiusura delle attività commerciali alle ore 21, divieto di vendita e consumo di alcolici in particolari fasce orarie, presidio costante del territorio con l’istituzione di un nucleo dedicato al quartiere: il NOST. Proprio quel nucleo, di soli sei Agenti e un Ispettore purtroppo deceduto, oggi, nonostante gli eccellenti risultati in termini numerici di identificazioni e fotosegnalamento di soggetti irregolari, decine e decine di ordini di allontanamento, sequestro merci contraffatte, controllo veicoli con Targasystem, controlli a tappeto di negozi etnici, applicazione del Regolamento di Polizia Urbana proprio a salvaguardia del decoro urbano e della limitazione di vendita e consumo di alcolici, rispetto degli orari di chiusura dei minimarket, controllo parcheggiatori abusivi, controlli antidegrado sul mercato cittadino e tanto altro, sta per essere sciolto, cancellato dall’organigramma del Comando. Ci piacerebbe conoscerne le motivazioni reali; presupponiamo che una tale scelta sia dettata da linee di indirizzo politico; se così non fosse saremmo lieti di ricevere delucidazioni.
Abbiamo letto che durante l’ultimo “caffè con Katia” del 5 ottobre a Borgo Faxhall, i residenti abbiano per lo più segnalato problemi di viabilità, causati da monopattini sfreccianti e di decoro urbano legati ad abbandono di rifiuti e mancato uso di acqua e paletta per le deiezioni canine. Ricordiamo ancora la famosa e tanto discussa ordinanza sulla pipì della Giunta Dosi. A noi sembra surreale quanto letto, conoscendo a fondo, in quanto tecnici e operatori del settore, le reali problematiche lamentate quotidianamente dai residenti.
Sempre i fatti di cronaca recenti testimoniano di avvistamenti di un passeggiatore nudo in via Torricella, di un accoltellamento, di “deiezioni liquide” anche di passanti, non solo a quattro zampe, in zona, etc.
Abbiamo letto anche di una promessa di incremento dei controlli della Polizia Locale; ci chiediamo allora perchè sciogliere quel piccolo nucleo che ha lavorato bene e a 360 gradi?
Certo la Polizia Locale da sola non può fare miracoli, ma di sicuro ha fatto tutto il possibile e i residenti lo hanno riconosciuto anche pubblicamente. Gli stessi giardini Margherita, prima ricettacolo di ubriachi cronici e di spacciamorte, sono ritornati pian piano ad essere fruibili e frequentati da gruppi di anziani e genitori con bambini.
Rimarchiamo sempre che la ricetta dei servizi congiunti tra le Forze di Polizia dislocate sul territorio, ovunque applicata, si è sempre rivelata vincente, poichè lavorando in sinergia, ognuno per la parte di competenza, si lavora in sicurezza, si sopperisce alla carenza di organico comune a tutti e si ottengono notevoli risultati concreti in termini di sicurezza.
Questo è un suggerimento che diamo al Sindaco neo eletto, da poter proporre nelle opportune sedi.
Per quanto riguarda l’unità cinofila della Polizia Locale, ha ragione il Sindaco Tarasconi quando fa riferimento a cause oggettive che lo rendono inutilizzabile. Per tutta una serie di cause e motivazioni, bisogna avere l’onestà intellettuale di ammettere che è stata fallimentare, anche se ci si è impegnati a 360 gradi per farla funzionare, e questo è un altro dato di fatto: ma anzichè sopprimerla si potrebbe ricostituirla e dare alla Polizia Locale e alla città un’altra opportunità. Tante Amministrazioni di centro sinistra, anche in Emilia-Romagna, hanno valide unità cinofile che portano risultati veramente degni di nota. È giusto a nostro avviso portare avanti quanto di buono è stato fatto dai predecessori, e migliorare o fare meglio nei punti ove sono stati carenti. Si sa che governare non è facile per nessuno, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo da qualche anno a questa parte. Auspichiamo che le linee programmatiche del Sindaco, per quanto riguarda la sicurezza del quartiere e della città, vadano in questa direzione. Noi ci rendiamo sempre disponibili a mettere a disposizione le nostre competenze.
Miriam Palumbo
Segretario Provinciale SULPL
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