Sindacalisti arrestati, protesta Si Cobas davanti aLla questura: “Tentativo di infangare e screditare il sindacalismo conflittuale” – VIDEO

Arresto dei dirigenti Si Cobas e USB, per tutta la mattina gli iscritti ai Si Cobas hanno protestato davanti alla questura di viale Malta per chiedere il rilascio di Arafat e Carlo Pallavicini, appunto i due vertici finiti agli arresti domiciliari. Un centinaio di militanti ha invaso lo svincolo che conduce al parcheggio di viale Malta intonando cori e sventolando bandiere.

“Questa operazione ha l’obbiettivo di infangare e screditare il sindacalismo conflittuale nel suo insieme, strumentalizzando singoli episodi, del tutto fisiologici, di dialettica interna tra i lavoratori di diversa appartenenza di sigla all’interno di singoli magazzini, travisando volutamente i fatti, i termini e i contenuti di alcune dure vertenze sul territorio piacentino allo scopo di presentare le lotte contro lo sfruttamento e i salari da fame come una sorta di “faida” tra sindacati per accaparrarsi qualche iscritto in più”. E’ quanto si legge in una nota pubblicata su Facebook dai Si Cobas.

“La USB è nel mirino del Ministero degli Interni e delle Procure di mezz’Italia ormai da troppo tempo, dalle denunce a raffica nei confronti di chi si oppone alla guerra e all’invio di armi, alle condanne per chi manifestava contro l’assassinio del nostro delegato proprio della logistica Abd El Salam durante un picchetto proprio a Piacenza per cui nessuno ha pagato, al “ritrovamento” di una pistola in un bagno della Federazione nazionale USB che si prova ad accollare ad un dirigente sindacale proprio della logistica. È quindi evidente il tentativo, questo sì criminale, di cercare di impedire che nei magazzini della logistica, nei luoghi della produzione e della commercializzazione delle merci cresca e si rafforzi il sindacato di classe, conflittuale, che non cede di un millimetro sui diritti dei lavoratori”. E’ quanto scrive invece USB.

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