Il sindacato Siap sul piede di guerra: “Organico di polizia stradale sempre più ridotto”

Esodo estivo Polizia Stradale di Piacenza

“In occasione dei nuovi movimenti del personale di polizia avvenuti oggi, dichiariamo lo stato di agitazione”. Lo annuncia il SIAP ( Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) di Piacenza.

“Ancora oggi , dopo circa venti anni non viene assegnato nessun agente di nuova nomina presso la Polizia Stradale di Piacenza; il personale diminuisce ancora e non si vedono segnali che possano invertire la marcia”.

I problemi legati all’organico

“Un ispettore e un assistente vanno via e ne arriva solo, con un altro assistente capo che a breve andrà in pensione, tutto ciò aggravato da una età che sempre più avanza con una media di circa 47 anni di età, se non di più, con l’imminenza di prossimi pensionamenti nel giro di pochi anni. Siamo rimasti in 36 tra cui 16 pattuglianti con età avanzata e con incombenze amministrative burocratiche sempre più incalzanti ( verbali , incidenti , indagini PG ecc )”.

“Pertanto, il SIAP, con una rappresentatività di circa 90 % presso la stradale non solo effettuerà una manifestazione davanti la prefettura; ma chiederà che vengano rispettati gli orari contrattualizzati senza alcuna deroga che vuol dire, visti i numeri, niente più turni serali e notturni . Ci spiace dover far questo, perché abbiamo dimostrato di voler trovare sempre soluzioni che hanno consentito, nonostante i numeri al ribasso, di effettuare tutti i servizi richiesti a tutela e interesse della comunità. Ma la stradale di piacenza riteniamo sia abbandonata sia sotto l’aspetto logistico che del personale”.

Volantinaggio per le strade della città

“Altro che militari che passeggiano per le vie del centro, qua si sta facendo fatica a garantire il minimo e indispensabile. Pertanto, confermando che il 26 giugno effettueremo il volantinaggio cittadino per richiedere nuove leggi che garantiscano pene certe , veloci e più severe, annunciamo che qualora non ci siano segnali positivi per la stradale, manifesteremo davanti la prefettura nel mese di settembre o ottobre chiedendo , successivamente, la fine dell’applicazione degli orari in deroga e , di conseguenza, a malincuore, la soppressione delle sere e delle notti”.

“Non abbiamo il potere di effettuare lo sciopero regolamentato, altrimenti, vista la situazione, lo proporrei: perché si è raschiato oltre il fondo del barile”.

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