Riceviamo e pubblichiamo la nota dei SI Cobas.
Il S.I. COBAS esprime soddisfazione per l’esito favorevole del riesame ma mantiene inalterato il giudizio sul gravissimo operato della Procura di Piacenza e mantiene alta la mobilitazione per fermare questo attacco gravissimo al sindacalismo conflittuale e di classe.
La questura sta continuando a fare la “vendetta” contro i lavoratori che scioperano e contro i sindacati che sostengono questi lavoratori.
Subito dopo la liberazione dei sindacalisti arrestati, la questura di Piacenza convoca i lavoratori e il sindacato per ritirare denunce e chiusure d’indagini, relative alla vertenza GEODIS di Castel San Giovanni (PC), quando invece nelle normali prassi, queste pratiche dovrebbero durare degli anni, ma a Piacenza l’operato della questura contro i lavoratori e contro il sindacato, è più veloce che mai rispetto a qualsiasi altra causa.
I lavoratori scrivono in una nota: “Perché la questura c’è l’ha così tanto con noi?”; “Cosa abbiamo fatto di male?”; “Noi vogliamo lavorare e portare il pane alla nostra famiglia, chiediamo soltanto i nostri diritti, non siamo criminali!!!”;
La guerra fatta da parte della questura e dalla procura di Piacenza negli ultimi tre anni, prodotta negli arresti domiciliari, nei fogli di via, negli avvisi orali, nei provvedimenti di revoca dei permessi di soggiorno nei confronti degli attivisti sindacali e le varie denunce repressive, come avvenuto il 19 luglio 2022, nei confronti dei sindacalisti che sono stati arrestati dei S.I. Cobas e Usb, crediamo infatti che tutta questa repressione ha un solo scopo quello di impedire ai sindacalisti di base ad aiutare i lavoratori che rivendicano i loro diritti.
La procura di Piacenza, contesta i sindacati perché nelle trattative chiedono condizioni di miglior favore, rispetto al contratto collettivo nazionale, come se volessero limitare i lavoratori a guadagnare soldi in più, descrivendo anche i lavoratori e tutta la classe operaia piacentina come criminali, violenti e pericolosi, in quanto il nostro operato è in netto contrasto con il sistema di sfruttamento delle grandi multinazionali.
I rappresentanti dell’ex governo Draghi hanno fatto pagare il prezzo della crisi e il loro fallimento politico governativo sulla pelle dei lavoratori, i servi di questo governo vogliono distruggere qualsiasi ostacolo che potrebbe impedire o ostacolare i loro obbiettivi anche a costo di arrestare o denunciare o al peggio recludere, chi vuole unirsi alla lotta della classe operaia.
Ci hanno provato in passato e ancora ci stanno provando, ma la classe operaia ha acquisito forza, coltura e conoscenza, grazie ai nostri interventi politici hanno capito perfettamente il gioco del sistema capitalista e del sistema governativo, la classe operaia resterà unita e compatta contro le misure repressive ai danni dell’organizzazione e dei loro rappresentanti.
Siamo in un paese che considera l’imprenditore che ruba e evade una persona onesta!
Invece quelli che combattano per i diritti, la dignità e per ottenere migliori condizioni economiche contro i datori di lavoro, che sfruttano, rubano discriminano e schiavizzano i lavoratori vengono considerati e trattati come criminali!!!!!!!
Oggi, abbiamo portato la prima vittoria a casa, con la caduta delle accuse in merito all’Associazione a delinquere, dimostrando con la documentazione e le prove che i sindacati sono onesti e che non c’è stato nessun interesse personale nel loro operato.
Tutte le accuse fatte nei confronti dei sindacalisti, sono accuse diffamatorie, il sindacato denuncerà tutti i soggetti che hanno dichiarato il falso e che hanno infangato il nome del sindacato nei scorsi giorni.
I lavoratori della logistica su tutto il livello nazionale, dichiarano che nei prossimi giorni intraprenderanno delle iniziative sindacali contro il razzismo da parte della questura e dalla procura di piacenza, in quanto la maggior parte dei lavoratori che operano nella logistica piacentina sono immigrati.
Il S.I. Cobas appoggerà i lavoratori politicamente e sindacalmente su tutte le loro
iniziative.
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