Cronaca Piacenza

Sgominata la banda dei trattori, dodici giovani denunciati. Coldiretti e Confagricoltura: “Grazie ai carabinieri”

I carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda hanno denunciato dodici giovani: 11 di nazionalità romena, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, e un 39enne albanese. Devono rispondere di furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso.

La refurtiva

Il bottino della banda che i carabinieri piacentini in parte hanno sequestrato ed in parte hanno subito restituito agli aventi diritto è stato di 4 quintali circa di semilavorati in rame e ferro rinvenuti in due grandi cassoni e un ingente quantitativo di fitofarmaci risultati oggetti di furto avvenuto in Caldiero (Verona) in danno dell’omonimo Consorzio Agrario.

Presso un immobile, dei tre dove i giovani dimoravano saltuariamente, situati in provincia di Cremona, perquisito dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda coadiuvati dai colleghi cremonesi, i militari hanno rinvenuto arnesi da scasso, da lavoro e da cantiere ivi compresa una macchina cosiddetta “sguainatrice” per cavi in rame e acciaio e sommaria documentazione contabile di compravendita di rame e componentistica elettronica per trattori agricoli.

Le indagini

Con una indagine durata circa tre mesi, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, i carabinieri di Fiorenzuola d’Arda sono riusciti a denunciare 12 giovani ritenendoli facenti parte di una banda che era specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzatura da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori.

Le indagini dei militari dell’Aliquota Operativa hanno avuto inizio nei primissimi giorni di ottobre 2024 quando presso alcune aziende agricole di Monticelli d’Ongina, Caorso e San Pietro in Cerro, in tre giorni diversi, alcuni agricoltori avevano denunciato il furto di 6 impianti di guida satellitare da altrettanti trattori agricoli. In pratica si trattava di guide satellitari, ossia guide parallele, che utili durante le lavorazioni dei campi. Dispositivi molto costosi che guidano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area lavoro.

Intuito e tecnologia

L’attenta analisi delle riprese dei sistemi di videosorveglianza e di lettura targhe, nonché i numerosi servizi di osservazione e controllo del territorio svolti, hanno permesso ai militari di collocare i 12 indagati che si muovevano indisturbati con i mezzi a loro in uso, oltre che nei pressi dei luoghi dei furti avvenuti nel piacentino, anche in località compatibili con ulteriori 13 eventi di furto tentato o consumato avvenuti negli ultimi tre mesi nelle province limitrofe di Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia e Lodi.

IL PLAUSO DI COLDIRETTI PIACENZA

Sgominata la banda dei trattori. Coldiretti Piacenza plaude la brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola che, in collaborazione con i colleghi di Cremona, hanno denunciato dodici persone per furti consumati e tentati in concorso e ricettazione in concorso. Nella refurtiva recuperata – in parte sequestrata e in parte già restituita ai legittimi proprietari – sono stati rinvenuti quattro quintali di semilavorati in rame e ferro e un ingente quantitativo di fitofarmaci. Dagli accertamenti sembra che la banda fosse specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzatura da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori. Le indagini, condotte dai militari dell’aliquota operativa, sono iniziate nel mese di ottobre quando, in pochi giorni in alcune aziende agricole della Bassa Piacentina sono stati denunciati i furti di sei impianti di guida satellitare da altrettanti trattori agricoli, dispositivi molto costosi – sottolinea Coldiretti Piacenza – che vengono utilizzati durante le lavorazioni dei campi.

Ai dodici denunciati vengono contestati furti in diverse province del Nord.

Ringraziamo le forze dell’ordine – commenta il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli –che durante quest’anno hanno risposto ai nostri appelli circa le continue razzie ai danni delle aziende agricole, rafforzando ulteriormente le attività di controllo nelle campagne piacentine, temi sui quali il livello di attenzione resta molto alto. Teniamo a ribadire la massima collaborazione dell’associazione con la Questura e con l’Arma dei Carabinieri e a ringraziare per il massimo impegno che dedicano nel presidio del territorio.

Rinnoviamo – afferma il direttore – l’invito di polizia e carabinieri rivolto ad agricoltori e cittadini, a segnalare sempre con tempestività eventuali passaggi e movimenti sospetti attivando anche tutti gli strumenti tecnologici già a disposizione  – tra cui allarmi e impianti GPS/satellitari – per disincentivare e rintracciare i malviventi facilitando il prezioso lavoro delle forze dell’ordine. Infine invitiamo i nostri soci che negli ultimi mesi hanno subito furti con bottini simili e che quindi potrebbero essere riconducibili alla banda, a contattare i carabinieri di Fiorenzuola per collaborare alle attività di indagine.

IL GRAZIE DI CONFAGRICOLTURA AI CARABINIERI

Confagricoltura Piacenza plaude all’azione dei Carabinieri che ha portato a sgominare una banda di ladri che aveva preso di mira le aziende agricole. “Siamo intervenuti più volte denunciando i furti in azienda – commentano congiuntamente Filippo Gasparini presidente uscente di Confagricoltura Piacenza e il nuovo presidente Umberto Gorra – più aziende sono state oggetto di queste predazioni con danni anche di centinaia di migliaia di euro essendo state indebitamente private di strumenti per la guida satellitare e di trattrici agricole di ultima generazione, senza considerare i furti di rame, attrezzature e gasolio derubricati a danni comuni. Quando ad essere rubati sono mezzi e attrezzature legati all’agricoltura di precisione – spiegano – il danno è esponenzialmente maggiore, perché vengono meno le informazioni che permettono all’azienda di procedere con la programmazione, a ciò vanno aggiunte complicanze e rischi del venir meno di un bene spesso incentivato con misure pubbliche e quindi soggetto a pratiche e monitoraggi specifici. Con questa operazione è stata colta una sensibilità nei confronti della nostra categoria e in particolare della nostra Associazione che ha più volte denunciato il problema – concludono i due dirigenti di Confagricoltura Piacenza – sia nell’ascolto dei nostri appelli, nella cura e nella determinazione durante le indagini e anche nel pattugliamento. Ringraziamo ancora l’Arma per l’efficacia dell’operazione complimentandoci per la perizia e la capacità”.

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