“Seventyfive BPM”, grande successo anche a Morfasso per il cortometraggio dedicato ad AIDO

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Anche a Morfasso ha avuto un grande successo la presentazione del cortometraggio “Seventyfive BPM” che accompagnerà in tutta Italia la campagna di sensibilizzazione alla donazione d’organo per i 50 anni di AIDO.

Il salone parrocchiale del paese che ha dato i natali al regista, Gian Francesco Tiramani e ad alcuni interpreti del film, ha ospitato le decine di persone che non hanno voluto perdere l’appuntamento.

Ancora troppe persone malate non possono accedere ad un organo

Con la conduzione della prof.ssa Debora Rossetti, dopo la visione del corto conclusa con un lungo ed appassionato applauso, sono intervenuti il presidente provinciale di AIDO – Roberto Mares – e quello della sezione di Lugagnano – Giancarlo Bersani – che, dopo gli apprezzamenti per la potenza coinvolgente del film, hanno ricordato che sono ancora tantissime le persone malate che non possono accedere ad un organo e che quindi è necessario che sempre più cittadini diventino donatori con un semplice “si”.

Stefania Negri, presidente della locale sezione AVIS, ha sottolineato il valore etico e sociale del “dono” come testimonianza concreta della cittadinanza attiva per supportare le terapie e gli interventi chirurgici che senza sangue ed emoderivati avrebbero ben altra sorte.

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Il saluto dell’amministrazione comunale di Morfasso è stato portato dal Vice Sindaco, Filippo Segalini, che si è detto profondamente orgoglioso che un prodotto di tale qualità, come il cortometraggio presentato, sia praticamente nato proprio a Morfasso e che rappresenti un veicolo decisamente importante per sensibilizzare tutta la comunità italiana.

Il regista Tiramani e gli altri componenti della troupe hanno poi raccontato come hanno affrontato l’esperienza di lavorare per il corto: particolarmente toccante la testimonianza del prof. Capelli (nel film è il chirurgo che impianta l’organo e nella vita è – sempre chirurgo – responsabile del dipartimento chirurgico dell’AUSL di PC) che ha raccontato la storia di una donna che al terzo tentativo di trapianto del rene ha rinunciato a favore di 2 bambini anche loro in attesa.

Il film per ora non sarà distribuito pubblicamente ma sarà presentato con appositi eventi, sia nella nostra provincia che in varie regioni italiane, prima di essere portato in tutte le scuole del Paese.

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