Il tempo necessario a parcheggiarlo, dare una pulita e fare il pieno ed è già ora di riprendere il pullman per il lungo viaggio fino a Udine, quinto appuntamento “on the road” per l’Assigeco Piacenza nelle ultime sei partite.
La sfida di mercoledì sera al “PalaCarnera”, recupero della prima di ritorno spostata a causa della situazione Covid a gennaio (palla a due alle 19.30) è una missione impossibile per la squadra di Stefano Salieri, superata di misura nelle ultime due gare da due concorrenti di alta classifica (Pistoia e Casale Monferrato).
Giocare con la capolista del girone Verde mette a dura prova le capacità dell’Assigeco Piacenza, tornata a interpretare le partite con aggressività difensiva e grande ritmo in attacco. Luca Cesana è stato aggregato all’ultimo secondo, Phil Carr rimane in forte dubbio e Lorenzo Galmarini è utilizzabile ma con minutaggio limitato.
La trasferta a Udine è speciale anche per “Dada” Pascolo
“È la prima volta che arrivo da avversario sul parquet del “PalaCarnera” contro la squadra che rappresenta Udine, la mia città, luogo felice della mia “infanzia” cestistica. Il grado di emozione nell’approccio alla palla a due sarà quindi molto alto. Dal punto di vista tecnico ci aspetta una partita decisamente impegnativa.
Serve una serata di altissimo livello da parte nostra. Non mancano gli stimoli per inseguire senza particolare ansia il risultato fino alla sirena finale. Sono contento di ritrovare in gara Michele Antonutti pienamente ristabilito. Con lui c’è un legame iniziato da giovane, ai tempi del mio ingresso nell’allora Snaidero».
Per provare a mettere qualche granellino di sabbia nei maccanismi ben oliati di Udine, l’Assigeco punta sulla verve di Gherardo Sabatini e Gabe DeVoe sul perimetro. Con Querci pronto a dare il contributo in uscita dalla panca.
Stefano Salieri è consapevole delle difficoltà del copione della serata
«Affrontiamo la prima della classe. Una squadra molto forte fisicamente, completa in ogni ruolo, guidata da un coach esperto e molto bravo. Dotata di un’ottima organizzazione di gioco che si basa sulle capacità del terzetto Cappelletti, Giuri, Mussini, e decisamente tosta sotto canestro.
È una sfida veramente difficile, ma noi puntiamo a una gara gagliarda per giocarci le nostre possibilità a viso aperto, fino in fondo. Il confronto con un avversario questo valore è comunque utile per aumentare il livello del nostro rendimento di squadra e contribuire a completare il percorso di crescita in modo da permetterci di competere con concorrenti di prima fascia nella fase finale della regular season».
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