Nonostante sia arrivata una sconfitta, gara-1 dei quarti di finale playoff per l’UCC Assigeco Piacenza ha lasciato diverse buone indicazioni: i biancorossoblu hanno infatti approcciato benissimo il match, tenendo testa alla corazzata siciliana per buona parte della partita ed esaurendo le energie solamente nel finale. Adesso però è il momento di ricaricare le batterie e archiviare la prima gara, perché lunedì sera alle 20:30 si torna subito in campo al Pala Shark per gara-2. Comprendere i propri errori e cercare di ripartire dal giusto atteggiamento visto in gara-1 potrebbero essere delle chiavi importanti per questo secondo episodio della serie, per provare a mettere maggiormente in difficoltà la corazzata siciliana, come testimoniato da coach Stefano Salieri:
“Abbiamo giocato contro una squadra estremamente fisica, pagando molto l’impatto fisico ma tenendo bene fino al 57-57 sul finale del terzo quarto. Poi una serie di palle perse generate da poca lucidità in attacco e i tanti liberi sbagliati hanno pesato tanto sull’economia della partita. Trapani ha preso il largo con una serie di soluzioni facili in contropiede, imponendosi con merito. Noi abbiamo dato quello che potevamo finché abbiamo avuto le energie giuste per compensare la loro maggior stazza e la loro maggior fisicità, tant’è che a rimbalzo non abbiamo subito più di tanto. Adesso dobbiamo cercare di capire dove abbiamo sbagliato, e provare a fare un passo in avanti sfruttando le nostre sofferenze per migliorare e fare una gara-2 di maggior continuità”.
Il focus su Trapani
Dopo una clamorosa stagione regolare da 29 vittorie e appena 3 sconfitte, la Trapani Shark si è qualificata come testa di serie n°1 nel tabellone argento dei playoff. La profondità del roster siciliano è tale da richiedere un ampio turnover e l’esclusione di due senior di partita in partita. Le enormi ambizioni del presidente Antonini sono state confermate anche dall’esonero a marzo di coach Daniele Parente dopo l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia LNP per mano della Fortitudo Bologna, con l’arrivo di Andrea Diana sulla panchina trapanese.
Dopo il cambio di guida tecnica, la corazzata siciliana vuole proseguire il proprio dominio anche nella post-season, e senza dubbio rappresenterà un test di monumentale difficoltà per i giovani e decisamente meno esperti ragazzi di coach Salieri. Le chiavi del quintetto di Trapani sono affidate al talento sopraffino di J.D. Notae, guardia americana reduce da una prestazione da 22 punti nell’ultima partita di fase a orologio contro la Fortitudo, e Matteo Imbrò, che pur non essendo un realizzatore puro eccelle nella creazione di gioco per i compagni. In posizione di ala piccola troveremo Fabio Mian, giocatore dal curriculum invidiabile che vanta anche una manciata di apparizioni nella Nazionale Maggiore di Ettore Messina.
Il reparto lunghi
Il reparto lunghi è formato da Amar Alibegovic, già punto fermo delle rotazioni dopo l’approdo in Sicilia a fine marzo e Chris Horton, una macchina da doppia-doppia in grado di dare solidità e completezza al quintetto. Le armi a disposizione di coach Diana non si limitano allo starting five: a partita in corso vedremo l’ex Treviglio e grande realizzatore Pierpaolo Marini, che insieme alla guardia Stefano Gentile forma un temibile duo in uscita dalla panchina.
Altra pedina importante per Trapani è Joseph Mobio, già autore di due promozioni con la maglia di Scafati e Cremona e migliore in campo in gara-1, mentre a dare il cambio a Horton sotto canestro ci sarà l’ex Urania Milano Rei Pullazi. Sono parte integrante della squadra anche Marco Mollura, capitano e leader emotivo della squadra, Yancarlos Rodriguez, playmaker italo-domenicano di grande esperienza e il veterano Andrea Renzi. Completano il roster i giovani Fabrizio Pugliatti e Veljko Dancetovic.
Trapani ha vinto 90-69 gara-1 ed è in vantaggio 1-0 nella serie.
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