C’è una luce differente, più intensa del solito, a illuminare le pendici del Vesuvio, panorama mozzafiato dal terrazzo dell’Hotel Costa, tornato a essere la “casa” dell’Assigeco Piacenza, a distanza di neppure una settimana, nel programma di preparazione della sfida con la Givova Scafati nella serie di semifinale playoff.
Atmosfera rilassata e familiare vivacizzata dalla simpatia a professionalità di Pasqualina Costantino e dei suoi collaboratori, a beneficio dei ragazzi di Stefano Salieri impegnati ad approcciare la partita decisiva, la “bella”, per il passaggio alla finalissima che vale la promozione in serie A contro Cantù.
E’ il giorno dei giorni, come dice il Liga, fatto per vivere con tutto da fare e niente da perdere, senza limiti le emozioni cestistiche che solo appuntamenti del genere sanno regalare. Due vittorie casalinghe per parte. Si decide tutto stasera al “PalaMangano” (palla a due alle 20.45) con diretta digitale terrestre su MS Sport (canale 402) via satellite su MS Channel (canale 814 Sky e in chiaro canale 54 Tivusat) oltre che in streaming su LNP Pass.
«C’è uno spirito speciale che anima questo gruppo di ragazzi straordinario capace di andare oltre assenze, fatica e infortuni. A Scafati andiamo con in testa l’idea di non fermarci, di giocare una grande partita, di vincere. Troveremo un ambiente caldissimo, pieno di passione e tifo. Saremo come gladiatori nell’arena ma siamo pronti. È la semifinale per la serie A. Sarà una durissima lotta, una sfida eccitante e bellissima come merita il livello dei protagonisti, dalle squadre agli arbitri. Da parte nostra serviranno attenzione nei particolari e reggere forte a rimbalzo. In campo profilo basso, convinzione, serenità e la gioia di giocare una partita così».
«E’ un appuntamento importante da affrontare con grande carica e voglia di fare bene: dobbiamo essere bravi a canalizzare questi fattori nel modo giusto trasformandoli in energia positiva da mettere sul parquet, così da essere efficaci durante la partita. Da parte nostra c’è grande determinazione: sappiamo bene quanto è difficile ma ci crediamo e vogliamo giocarcela fino in fondo. Il controllo del ritmo può essere il fattore chiave, come si è visto nel corso di questa serie, anche nell’ambito della stessa partita. Le quattro gare giocate sono state caratterizzate da diversi break, propiziati da palla rubata o, in generale, dalla difesa aggressiva. Il ritmo di gioco può, quindi, essere un aspetto decisivo».
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