I finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, nell’ambito di un’intensificazione delle attività di controllo ai traffici illeciti finalizzati al contrasto della contraffazione e del made in Italy, hanno sequestrato oltre 16.000 articoli considerati potenzialmente pericolosi per la salute.
Le attività investigative scaturiscono dalla valorizzazione del prezioso patrimonio informativo fornito dal Nucleo Speciale Beni e Servizi. La citata componente specialistica infatti, attraverso la gestione della piattaforma telematica denominata GRAS RAPEX (RAPid EXchange of Information System) – contenente segnalazioni, condivise a livello comunitario, sui prodotti potenzialmente pericolosi in commercio – consente, ai Reparti operativi territoriali, di intervenire rapidamente nell’individuazione, e tempestiva sottrazione, di prodotti che possono rappresentare un rischio grave per la salute e la sicurezza dei cittadini.
Nello specifico, le attività delle Fiamme Gialle piacentine hanno interessato un grande magazzino di una società dedita al commercio all’ingrosso di giochi e giocattoli, sito nella provincia di Piacenza. Qui le fiamme gialle hanno rintracciato, complessivamente, 16.244 pezzi non conformi alla normativa in materia di sicurezza.
Tra questi, i Finanzieri hanno identificato, e posto sotto esame, il modello di una particolare tipologia di pistola giocattolo segnalata, dalla citata piattaforma, come prodotto caratterizzato da “rischio soffocamento” – di livello “grave” – per il consumatore.
L’articolo, di produzione extracomunitaria e potenzialmente destinato alle fasce più giovani
– consistente in un set composto da una pistola giocattolo, realizzata in plastica rigida, e da proiettili in schiuma che terminano con ventose – è risultato, infatti, non conforme alla specifica direttiva europea in materia di sicurezza dei giocattoli.
Al termine degli ulteriori accertamenti effettuati all’interno dei locali, i militari operanti hanno altresì proceduto al sequestro di ulteriori 16.079 prodotti non rispettanti i requisiti minimi di sicurezza.
A conclusione dell’attività, il titolare dell’esercizio commerciale è stato segnalato alla locale Autorità Giudiziaria per aver immesso, sul mercato europeo, prodotti provenienti da un Paese terzo senza essersi preventivamente assicurato che, sugli stessi, il fabbricante avesse eseguito l’appropriata procedura di valutazione della conformità.
L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante impegno del Corpo nel settore del contrasto agli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri, perseguendo un duplice obiettivo: salvaguardare, a tutela dell’equa concorrenza, l’economia legale e gli operatori economici corretti e proteggere la salute e la sicurezza dei consumatori, con particolare riguardo alle categorie più deboli.
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