Mercoledì 24 giugno 2020 si è svolto l’incontro di presentazione del Piano per la ripartenza a settembre. La Ministra Lucia Azzolina ha sottolineato che il piano rappresenta “una cornice all’interno della quale ogni territorio dovrà costruire le misure necessarie a garantire la ripresa in sicurezza dell’attività didattica in ciascuna scuola di quel territorio”. In questo senso, ha proseguito la Ministra, dovremo valorizzare “l’autonomia delle istituzioni scolastiche nella ricerca delle soluzioni organizzative più idonee a far fronte alle problematiche che emergeranno e che potranno ricevere in modo mirato le risorse necessarie”. Ha poi confermato l’attivazione di un Protocollo della sicurezza ai livelli nazionale, regionale e di scuola, in analogia con il protocollo per l’esame di stato che ha dato apprezzabili risultati.
La FLC Cgil di Piacenza in una nota esprime forte preoccupazione che è anche quella espressa dalle istituzioni scolastiche, per l’enorme carico di responsabilità scaricato sulle autonomie scolastiche da un piano nazionale privo di una prospettiva di lungo periodo e predisposto a risorse invariate, che consentirà di realizzare soluzioni solo in quelle realtà in cui il contesto territoriale lo consente, replicando, anzi aumentando, le differenze già evidenziate nella fase del lockdown.
La preoccupazione del sindacato
“Un piano per la ripartenza che guarda esclusivamente a settembre rischia di smarrire la consapevolezza che la scuola ha bisogno di un intervento pluriennale con investimenti mirati. Per esempio l’estensione dell’obbligo a 18 anni, potenziamento delle zone a maggiore rischio educativo, ripristino del tempo pieno nella scuola di base e del tempo prolungato nella scuola del primo ciclo, ripristino del tempo laboratoriale e dei tagli disciplinari nella secondaria di secondo grado, riduzione degli alunni per classe, rispetto rigoroso del limite di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità, fine del precariato attraverso la stabilizzazione immediata del personale docente e ATA, in particolare dei facenti funzioni dirigenziali (DSGA) e un piano di edilizia moderna secondo i parametri varati dal MIUR nel 2013”.
Secondo Flc, le azioni del Ministero e del Governo devono essere finalizzate alla riapertura della scuola a settembre creando le stesse opportunità per tutti. Sono necessari tempi rapidi e investimenti a partire dalla “riprogrammazione” delle risorse dei fondi strutturali e di investimenti europei 2014-2020 prevista dai recenti Regolamenti dell’UE, per sostenere la ripresa delle attività didattiche in presenza e in sicurezza, senza i quali qualunque proposta risulterà priva di spessore e destinata a fallire.
Su potenziamento dell’organico e finanziamenti aggiuntivi abbiamo registrato alcune aperture, soprattutto per l’organico ATA. Le risorse stanziate dal DL “Rilancio”, oltre 1 miliardo. “In questo senso – prosegue il sindacato scuola – continua il nostro impegno e della CGIL affinché in sede di conversione del DL “Rilancio” ci sia un significativo aumento di investimenti per garantire: tempo scuola, adeguamento degli spazi, organico potenziato, stabilizzazioni e formazione del personale come dettagliato nelle osservazioni inviate al Ministero dell’Istruzione”
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