“La scuola in presenza anche per le ragazze e i ragazzi delle secondarie superiori dell’Emilia-Romagna era e resta per noi un obiettivo prioritario. Per questo abbiamo fatto tutto ciò che era necessario per organizzare una ripartenza sicura, collaborando attivamente con le prefetture per un piano condiviso con le scuole stesse, gli enti locali e le aziende di trasporto pubblico locale. Un impegno dimostrato dal potenziamento massiccio dei trasporti e dal confronto vero con le organizzazioni sindacali del comparto affinché, per quanto di nostra competenza, anche il personale docente e non docente risultasse coinvolto in questo sforzo organizzativo straordinario”.
Così l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni.
“Per questo, non solo siamo pronti a sostenere la ripartenza, ma il nostro piano era già definito prima di Natale, addirittura con una previsione in presenza in aula per le scuole superiori del 75%. A maggior ragione siamo pronti a farlo l’11 gennaio al 50%. Naturalmente la prima valutazione di compatibilità rispetto al quadro epidemiologico del nostro Paese spetta al Governo e al Comitato tecnico scientifico; anche in considerazione dello scenario prospettatoci dal ministero della Salute e sulla base dei dati settimanali che si esaminano ogni venerdì. Avevamo chiesto un dato di chiarezza domenica scorsa, nel corso dell’ultimo confronto tra Governo e Regioni, per non trovarci ad aprire le scuole giovedì 7 per poi vederle richiudere lunedì 11. La decisione del Governo di procrastinare la ripartenza a lunedì va senza dubbio in questa direzione, per poter esaminare i nuovi dati venerdì”.
“Non si dica che il problema è organizzativo o legato ai trasporti”
“Per parte nostra, ribadisco, siamo pronti, non si dica che il problema è organizzativo o legato ai trasporti, perché qui, in Emilia-Romagna, tutto il necessario è stato fatto. Se invece permane un’incertezza legata all’andamento dei contagi, chiediamo che venerdì si faccia definitivamente chiarezza, per rispetto soprattutto di ragazze e ragazzi, famiglie, docenti e personale scolastico, che in questi mesi hanno sopportato sacrifici senza precedenti”.
“Il Governo- chiude Salomoni– sta decidendo ulteriori misure restrittive e il ministro Speranza sempre venerdì deciderà le fasce di rischio da assegnare alle varie regioni sulla base dei nuovi dati sulla diffusione del contagio, utilizzando criteri ancora più rigidi. Un contesto nel quale, almeno sulla scuola, sarebbe necessario un orientamento nazionale, per evitare una situazione ancor più confusa su aperture e chiusure”.
Si ricorda poi che il 7 gennaio le scuole materne, elementari e medie riapriranno regolarmente e che alle scuole superiori le lezioni riprenderanno con didattica a distanza.
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