Scuola, Daniele Novara: “Senza investimenti sulle nuove generazioni si crea un corto circuito. La didattica a distanza non basta“. Lo ha dichiarato il noto pedagogista e scrittore piacentino in diretta a Radio Sound dopo le chiusure degli istituti in Puglia e Campania, e la scelta della didattica a distanza per le scuole superiori.
In Francia e Germania anche in questo periodo così difficile le lezioni non si stanno fermano – spiega Novara – e non stiamo parlando di paesini. L’insegnamento ai giovani in presenza prosegue dunque anche se esiste un problema di contagio con cui dovremo convivere nei prossimi anni. Infatti non è che arriva il vaccino e improvvisamente tutto scompare. Magari, ma non è così!“
E’ un momento difficile per i giovani
“Mettiamoci nei panni di un adolescente. Non può vedersi con gli amici, non può andare a casa, non può fare un sport, una decisione inspiegabile che tocca anche i bambini. Ma siamo sicuri che sia la cosa giusta? Andiamo a vederli questi dati dell’epidemia. Leggiamoli con attenzione. La scuola ha fatto tanti sforzi con una grande attenzione, quindi non è un posto insicuro. Non è dalla scuola che si espande il contagio. Certo, i problemi ci sono stati con i trasporti scolastici, ma si stratta sempre di contagi tra giovani. Purtroppo la malattia riguarda in genere, in termini mortali, persone abbondantemente compromesse da altre patologie. Sono dei dati che conosciamo molto bene. Anche ieri è uscita un’ennesima ricerca che ha confermato che i bambini rispetto alla malattia non hanno un profilo fisiologico significativo. Peccato che in Italia queste ricerche non riescano a bucare il filtro d’ombra di un’opinione pubblica agghiacciata”.
Scuola, Daniele Novara – AUDIO intervista
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.