Sui muri della città scritte inneggianti alla morte di Davide Reboli. Soresi (FdI) ai vandali: “Fate pena”

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“Reboli, un fascista in meno”. La scritta è comparsa durante la notte appena trascorsa, imbrattando la parete di un’abitazione privata in via Sbolli, accanto a un negozio di abbigliamento. Non solo: lo stesso slogan è comparso anche sui muri di altre zone della città. Una tempistica verosimilmente non casuale: domani sera, infatti, si terrà allo stadio Garilli la Festa della Curva Nord durante la quale sarà inaugurato il tanto discusso murale dedicato alla memoria di Davide e Marco Reboli, i due fratelli simbolo del tifo biancorosso. Un murale creato su una parete dell’impianto sportivo di via Gorra, finito al centro di accese polemiche che a quanto pare hanno oltrepassato il dibattito politico.

Si tratta di un murale per il quale gli ultras del Piacenza Calcio hanno chiesto e ottenuto i permessi da parte del Comune di Piacenza: lo stadio infatti è comunale. Ma alcuni esponenti politici vicini alla sinistra considerano inappropriata un’opera dedicata a due ultras, tacciati di essere fascisti e violenti.

La scritta ha già sollevato le prime reazioni: “Che dire, fate solo pena”, commenta Sara Soresi, consigliere comunale e candidata alle prossime elezioni tra le fila di Fratelli d’Italia.

Ma soprattutto: “Ma veramente l’hanno fatta? Disgustoso”, commenta una signora che nulla ha a che vedere con la politica, mentre passa di fronte allo slogan tracciato con spray nero.

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