Il calciatore piacentino della Juventus, Nicolò Fagioli, ottiene uno sconto di pena: sette mesi di stop. Grazie all’autodenuncia e ai vari colloqui con la Procura federale, il centrocampista ha evitato quei tre anni minimi di squalifica che l’articolo 24 indica per i calciatori che scommettono su gare di calcio. Ha sempre raccontato tutto e messo a nudo la sua malattia per il gioco, la ludopatia.
Fagioli, in sostanza, è stato sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA.
Riguardo le prescrizioni alternative, Fagioli “dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Figc”.
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