Scomparso Ezio Raschi, per sedici anni direttore dell’Unione Agricoltori

Ci ha lasciati oggi Ezio Raschi direttore dell’Unione Agricoltori di Piacenza dal 17 giugno 1981 fino al 31 dicembre 1997.

Laureato in economia e commercio, tesi in politica economica, teneva a sottolinearlo, archiviato il periodo di ufficiale dell’esercito e la successiva attività commerciale, fu l’uomo di fiducia di Giammaria Visconti che gli affidò l’incarico di informatizzare l’associazione. Nelle interviste rilasciate per i cent’anni di Confagricoltura Piacenza aveva dichiarato: “Ero l’uomo del Presidente Visconti. Se l’assemblea l’avesse esautorato, me ne sarei dovuto andare anch’io”. È stato a fianco di tre presidenti, dopo Visconti, Massimo Bergamaschi ed Emilio Bertuzzi, artefice, insieme a quest’ultimo, della realizzazione, con le altre associazioni agricole, del Palazzo dell’Agricoltura.

Emilio Bertuzzi lo ricorda così: “Sono entrato in Confagricoltura quando Raschi era direttore da pochi anni. Da vicepresidente prima (con presidente Bergamaschi) e da presidente poi, lui è stato per me una guida, un collaboratore eccezionale, un amico. Abbiamo affrontato insieme tante esperienze e vissuto insieme anche momenti personali molto tristi, ma li abbiamo sempre superati. Il percorso comune, interrotto con la sua pensione, mostrava un bilancio nettamente positivo di cose condivise e soddisfazioni”.

“Mi conforta aver potuto riallacciare i rapporti e averli mantenuti sino a qualche giorno fa. Sicuramente, perdiamo tutti un personaggio importante che ha portato nel suo operare, rimanendo fedele a certi tratti ruvidi del suo carattere, valore a tutta l’agricoltura piacentina e non solo. Ricordo che quando ero vicepresidente nazionale ho avuto da lui suggerimenti, indicazioni e tanto aiuto e ho potuto trasfonderlo anche a livello nazionale.  Ma il mio dolore oggi è soprattutto per la scomparsa di un amico“.

“La notizia della scomparsa di Ezio Raschi mi ha dato una grande tristezza. È stato un direttore storico dell’Unione Agricoltori, ma in questo momento prevale in me il dolore per la perdita di un amico che è stato tale anche nei momenti difficili, da cui ho imparato molto e nei confronti del quale provo della gratitudine. Come direttore seppe prevenire i forti mutamenti del settore riuscendo ad adattare l’organizzazione alle nuove esigenze, senza mai sacrificare all’efficienza il rapporto umano coi dipendenti e coi soci: certamente fu questa la dote che più lo ha caratterizzato” – lo ricorda così Michele Lodigiani vicepresidente ai tempi di Raschi e successivamente presidente dell’Associazione.

Per diversi anni dopo la pensione non era raro incrociarlo negli uffici di Confagricoltura Piacenza di cui peraltro era associato.

Il Presidente Umberto Gorra, il direttore Marco Casagrande e tutta l’Associazione lo ricordano con commosso affetto e profonda stima esprimendo vicinanza ai familiari in questo doloroso momento.

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