Sclerosi multipla. L’associazione Chez Moi sostiene le persone affette dalla patologsia attraverso una donazione al reparto di Medicina Riabilitativa estensiva. I fondi sono stati raccolti attraverso varie iniziative realizzate nell’ambito del progetto “Se tu mi salverai”, ideato da Francesco Salotti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia. Il progetto comprende uno spettacolo teatrale, tratto dall’omonimo romanzo di Salotti. Ma anche vari incontri nelle scuole e in associazioni per far conoscere, soprattutto tra i più giovani, tutti gli aspetti della sclerosi multipla. Attraverso queste iniziative, Francesca Salotti e Chez Moi hanno raccolto alcuni fondi con i quali saranno acquistate strumentazioni utili per i pazienti del reparto ospedaliero.
“Abbiamo deciso di investire – spiega il direttore di Medicina Riabilitativa estensiva, Romeo Bocchi – in una consolle Nintendo Wii con balance board, alcuni accessori e schermo. L’utilizzo terapeutico di questo strumento, documentato in alcuni lavori scientifici, dovrebbe migliorare equilibrio e coordinazione”.
“Il progetto, sostenuto anche dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano non si ferma. Il prossimo incontro sarà il 12 aprile a Casa Clizia. Saranno proposti brani dello spettacolo, letture e testimonianze dirette. Il 9 giugno, inoltre, è in calendario una sfilata di donne con sclerosi multipla. I proventi saranno ancora devoluti al reparto. Tuttora è in vendita nella cartolibreria Fagnola di piazza Borgo il romanzo “Se tu mi salverai”. I proventi contribuiranno dunque alla raccolta fondi per l’ospedale di Piacenza”.
Si registra una diagnosi di sclerosi multipla ogni quattro ore nel mondo. Il 5-10% dei pazienti ha meno di 18 anni. Le cause però sono ancora sconosciute. A Piacenza vi sono circa 350 persone affetti da questa patologia. La Neurologia dell’ospedale di Piacenza è il punto di riferimento per queste persone nella gestione clinica. Anche attraverso l’utilizzo di tutte le terapie farmacologiche a disposizione.
Il reparto lavora in stretta collaborazione con la Riabilitazione e con altri specialisti ospedalieri e del territorio. Perché è fondamentale la presa in carico multiprofessionale e interdisciplinare. L’azienda Usl ha realizzato infatti un Piano diagnostico terapeutico assistenziale riabilitativo per migliorare il percorso di cura dei pazienti. Ruolo fondamentale è quello della Riabilitazione che accompagna il paziente lungo tutto il decorso della malattia attraverso un progetto personalizzato tramite un’equipe composta da fisiatra, fisioterapista, terapista occupazionale, logopedista e neuropsicologo. I vari interventi sono in grado di migliorare le performance motorie, di migliorare i sintomi e ridurre la disabilità.
L’obiettivo finale è quello di mantenere la massima qualità della vita qualunque sia la disabilità causata dalla malattia.
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