Questo pomeriggio si sono svolte quattro ore di sciopero nelle principali aziende metalmeccaniche della provincia di Piacenza per una iniziativa nazionale promossa dai sindacati Fim CISL, Fiom CGIL e Uilm UIL volta a sollecitare il rilancio industriale, sostenere gli investimenti e l’occupazione, per la transizione sostenibile e risolvere le crisi aperte. Delegazioni hanno anche effettuato un presidio di fronte alla prefettura di Piacenza, dove i lavoratori sono stati ricevuti per rappresentare le loro istanze.
Le metalmeccaniche e i metalmeccanici stanno vivendo . Sono anni, si fa notare, che l’Italia vede ridursi la sua base produttiva e appunto industriale. E, nell’attuale fase di grandi trasformazioni e di processi di transizione ecologica, digitale, energetica e tecnologica sono mancati, sostengono i sindacati, da parte della politica e dei governi, gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria.
Per il settore sono quindi sempre più urgenti interventi di politica industriale che ancora non si vedono, senza i quali rischia di peggiorare la condizione economica, industriale e sociale, caratterizzata da prospettive di particolare incertezza. “E necessario rimettere centro il lavoro dell’industria metalmeccanica e impiantistica se si vuole una reale transizione, altrimenti – si legge in un volantino unitario diffuso dai sindacati – si rischia di aggravare la condizione: delle lavoratrici e dei lavoratori già appesantita da pandemia, crisi, instabilità geopolitica e da un’inflazione a livelli record, che erode il potere di acquisto dei salari”.
Fim, Fiom e Uilm si mobilitano perciò per rivendicare il ruolo del pubblico a partire dalle responsabilità del governo. Servono scelte politiche e industriali per far si che i cambiamenti diventino altrettante occasioni.
Lo sciopero di oggi sollecita l’apertura di tavoli di confronto sui settori e sulle filiere in difficoltà per definire i piani di sviluppo e l’incremento e il confronto sugli investimenti pubblici e privati nei settori strategici e la reindustrializzazione delle aree di crisi per garantire l’occupazione. Si chiede di valorizzare e sostenere il reddito da lavoro; l’impegno comune al confronto e all’uso delle risorse del PNRR per lo sviluppo del settore metalmeccanico; la riforma degli ammortizzatori sociali, con strumenti adeguati alla transizione ecologica e digitale.
Si propone l’incentivazione di contratti di espansione e di solidarietà, per ridurre l’orario di lavoro e favorire l’occupazione giovanile e un piano di formazione sulle nuove competenze, la riqualificazione e la valorizzazione degli Istituti Tecnici Superiori e del sistema universitario.
Necesario anche intervenire per aumentare la dimensione d’impresa, superare le gare al massimo ribasso negli appalti e stabilizzare il lavoro precario.
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.
I Fiorenzuola Bees fanno visita al fanalino di coda Robur Saronno nella sfida valevole per…
Dopo una settimana di caos in casa Piacenza a parlare sarà finalmente il campo. Il…
A caccia della terza vittoria consecutiva. Dopo due tie break con il sorriso, in B2…
Si chiude con un probante match interno il trittico ravvicinato della Canottieri Ongina in serie…
Segui Sammaurese-Fiorenzuola domenica, dalle 14:30, con gli aggiornamenti LIVE su RADIOSOUND! Il Fiorenzuola di mister…
Scuola Genitori di Piacenza appuntamento per venerdì 22 Novembre 2024 alle ore 17.30 presso il Liceo…