Sciopero generale di 8 ore per i comparti della scuola e della conoscenza, per quelli dei trasporti (treni, autobus) e logistica e per la pubblica amministrazione (Enti locali, statali e sanità) indetto da Cgil e Uil per il 17 novembre. Tutti gli altri settori saranno in sciopero il 24 novembre.
“Adesso basta” è lo slogan scelto dai rappresentanti dei lavoratori, per cambiare di segno alla manovra e alla politiche del Governo. A Piacenza, le segreterie confederali di Cgil, con Ivo Bussacchini, e Uil, con Francesco Bighi, hanno definito le prime modalità organizzative.
Il programma prevede il concentramento degli scioperanti alle ore 9-9:30 in piazza Cavalli, lato palazzo Gotico-palazzo Mercanti, dove prenderanno la parola lavoratrici e lavoratori. Intorno alle 11, si formerà un corteo che si dirigerà verso piazza Tempio, sotto le finestre della Prefettura con una delegazione che consegnerà al Prefetto le rivendicazioni della piazza piacentina. Sempre in piazza Tempio, per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in tutti gli altri teatri di guerra, verrà organizzato un flashmob per la pace.
“Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani scendiamo in sciopero” si legge in una nota inviata alla stampa. “Vogliamo un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente”
In sciopero anche i medici
L’Azienda Usl di Piacenza assicurerà i servizi minimi essenziali nel rispetto della normativa vigente.
LE RICHIESTE
LAVORO Aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne.
GIOVANI Favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precariet̀a; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio.
FISCO Combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze
STATO SOCIALE Difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanit̀a e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilit̀a; aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti.
PENSIONI Approvare una vera riforma delle pensioni, che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere.
SALUTE E SICUREZZA Investire su salute e sicurezza: basta morti sul lavoro!!
POLITICHE PER L’ACCOGLIENZA Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti.
POLITICHE INDUSTRIALI Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualit̀a e la quantit̀a dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.
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