Economia

Sciopero Amazon, sindacati soddisfatti: “Adesione al 60%”. L’azienda risponde: “Al lavoro l’86% dei dipendenti, nessun impatto sull’attività”

Buona partecipazione dei lavoratori del sito Amazon di Castelsangiovanni alla giornata di sciopero indetta per il Black Friday. Secondo i dati forniti dai sindacati, l’adesione è stata superiore al 60% dei dipendenti a tempo indeterminato, mentre si è attestata intorno al 50% per i lavoratori interinali.

“Siamo soddisfatti della risposta dei lavoratori, che hanno dimostrato ancora una volta la loro determinazione a rivendicare condizioni di lavoro più dignitose”, hanno dichiarato i sindacalisti di CGIL CISL UIL . “Le richieste dei lavoratori sono chiare: un aumento di retribuzione più in linea con l’andamento economico di Amazon, forme di welfare più concrete e un aumento dell’importo del buono pasto, attenzione da rafforzare alle problematiche di salute e sicurezza, e un ricorso meno strumentale alle contestazioni disciplinari”.

“La mobilitazione dei lavoratori Amazon a Castel San Giovanni è un segnale importante, quasi simbolico, per tutto il mondo del lavoro”, – è quanto dichiarano i funzionari di categoria di Filcams, Fisascat e Uiltucs – “È un messaggio chiaro rivolto a chi, pur ottenendo tanto dai lavoratori, non intende ridistribuire risorse a loro e alla comunità in cui vivono, in misura equa”.

Lo sciopero nella giornata del Black Friday si inserisce infatti nell’ambito della campagna internazionale “Make Amazon Pay”, cioè “Fai che Amazon paghi” che è in corso di svolgimento in contemporanea in una trentina di paesi nel mondo, in occasione del Black Friday.

La campagna ha organizzato una giornata mondiale di proteste e scioperi, a cui hanno partecipato migliaia di lavoratori Amazon in oltre 30 paesi. I salari reali dei dipendenti di Amazon sono in calo nonostante i ricavi record di 121 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2022. Amazon non ha pagato alcuna imposta sul reddito in Europa nel 2021 e ha invece ricevuto 1 miliardo di euro di crediti d’imposta su 55 miliardi di euro di vendite. Amazon rappresentava solo l’1% di tutte le vendite di prodotti nei suoi calcoli sulle emissioni, ma le sue emissioni di CO2 sono aumentate del 18% nel 2021.

La campagna Make Amazon Pay 2023 sta già ottenendo alcuni risultati positivi. Amazon ha annunciato l’aumentato del salario minimo dei propri dipendenti negli Stati Uniti a 15 dollari l’ora. Inoltre, la campagna sta contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto ambientale dell’azienda.

La campagna Make Amazon Pay continuerà nel 2024, con l’obiettivo di raggiungere ulteriori obiettivi.

A STRETTO GIRO DAL COMUNICATO DI AMAZON ARRIVA LA REPLICA DELL’AZIENDA

“Oggi l’86% dei dipendenti del sito di Castel San Giovanni si è recato al lavoro come ogni giorno e non abbiamo registrato alcun impatto sulle nostre attività.

Ringraziamo i nostri dipendenti che oggi hanno scelto di lavorare per assicurare che i clienti possano ricevere i propri ordini.”

Per quanto riguarda la campagna Make Amazon Pay questa è la posizione dell’azienda:

Siamo in disaccordo con le posizioni espresse dalla campagna “Make Amazon Pay”.

Amazon ha creato milioni di buoni posti di lavoro e ha contribuito a creare e sostenere centinaia di migliaia di piccole imprese in tutto il mondo. Offriamo retribuzioni e benefit competitivi ai nostri dipendenti, con eccellenti opportunità di carriera e garantiamo a tutti un ambiente di lavoro moderno e sicuro. Continuiamo a investire nei Paesi e nelle comunità in cui operiamo e siamo orgogliosi di essere l’azienda che acquista più energia rinnovabile al mondo. Questo fa parte del nostro obiettivo di raggiungere un livello di emissioni nette di CO2 pari a zero entro il 2040, con miliardi già investiti nella riduzione degli imballaggi, nell’energia pulita e nei veicoli elettrici.

Cogliamo inoltre l’occasione per ribadire che dal suo insediamento in Italia Amazon ha investito 16,9 miliardi di euro in Italia e ha creato 18,000 posti di lavoro a tempo indeterminato, di cui circa 1,700 solo Castel San Giovanni. 

Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente, oppure espandere il proprio business attraverso vari programmi: utilizzando il marketplace per la vendita o affidandosi alla rete di distribuzione di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con la logistica di Amazon.

Il totale dei posti di lavoro indiretti raggiunge la cifra record di 100.000 includendo i 60.000 posti di lavoro creati dalle piccole e medie imprese italiane che utilizzano i servizi di Amazon per far crescere il proprio business ed esportare i prodotti italiani nel mondo.

Nel 2022, più di 21.000 PMI hanno scelto di utilizzare il nostro negozio per vendere online. Più della metà di queste ha esportato i propri prodotti, registrando oltre 950 milioni di euro di vendite all’estero, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Entro il 2025, l’obiettivo è aiutare i partner di vendita a raggiungere 1,2 miliardi di euro di vendite all’estero.

Per quanto riguarda il tema sicurezza, il nostro obiettivo è quello di essere il posto di lavoro più sicuro e moderno al mondo. Lavoriamo per raggiungere questo obiettivo diffondendo la cultura della sicurezza, sostenendola con investimenti e progetti dedicati. Solo nel 2022, in Italia, abbiamo investito circa 7 milioni di euro ed erogato oltre 400.000 ore di formazione.

Per quanto riguarda nello specifico il sito di Castel San Giovanni, ci preme sottolineare che rivediamo regolarmente le retribuzioni attraverso un processo ben consolidato. La retribuzione di ingresso prevista dal CCNL Commercio è pari a 1655,98€. Sulla base di una procedura interna di revisione annuale degli stipendi, a partire dal 1º ottobre 2023, la retribuzione di ingresso a Castel San Giovanni è stata portata a 1.765€, cioè circa il 7% in più rispetto a quanto previsto dal CCNL. Ad aprile il CCNL commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni: anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network. 

Per chiudere, abbiamo una politica di totale trasparenza: i nostri magazzini sono aperti al pubblico, grazie al nostro programma di visite https://amazontours.com/it/, proprio per dar modo a chiunque di scoprire le persone, la tecnologia e i processi che ci aiutano a preparare gli ordini dei clienti. 

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