«Per costruire quel domani di speranza che oggi nei giovani sembra trovare difficoltà a realizzarsi, c’è necessità di ravvivare le relazioni, di tesserle e di costruire insieme una progettualità educativa fra i vari enti e le varie realtà che si occupano di educazione » sono queste le parole, forti e chiarissime, che la professoressa Vanna Iori ha scelto per il suo intervento al convegno Il bello dell’educare tenutosi nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica in occasione del 25° anno di presenza della Facoltà di Scienze della Formazione a Piacenza, e nel 40esimo anniversario del Dipartimento di Pedagogia.
I dati allarmanti non mancano da tutti i punti di vista: dalla bulimia all’anoressia, all’autolesionismo, all’isolamento sociale, ci sono ragazzi che non escono mai dalla loro stanza e spesso nemmeno vanno a tavola con i genitori, chiusi e isolati dal mondo. Poi c’è l’aspetto più pericoloso: l’aumento dell’idea di suicidarsi, che ha portato quest’anno 3.700 giovani al ricovero ospedaliero. E ogni giorno in Italia due giovani si tolgono la vita. «C’è un’esigenza emergenziale- ha ricordato Iori-, per questo tutti coloro che lavorano nell’educazione devono insieme costruire prospettive per questi ragazzi affinché si conoscano, conoscano i propri sentimenti».
E, come ha ben sottolineato il preside professor Domenico Simeone ricordando i 25 anni di formazione e ricerca sviluppati dalla facoltà di Scienze della Formazione a Piacenza, se educare è un’avventura straordinaria, chi educa può davvero fare la differenza impegnandosi per cambiare la realtà anche quando questo può sembrare complicato.
Ne ha portato testimonianza vivissima lo psicologo e psicoterapeuta, Gennaro Pagano, coordinatore del Patto Educativo per Napoli e Direttore del Centro Educativo Diocesano “Regina Pacis” di Quarto, contesti non facili, ma in cui quel “seme di speranza” che risiede nell’educazione di cui parla Papa Francesco, trova il modo di germogliare.
L’occasione di riflessione è stata arricchita, oltre che dagli interventi dei presidi delle facoltà di Economia e Giurisprudenza Anna Maria Fellegara e di Scienze agrarie alimentari e ambientali Marco Trevisan, dai numerosi contributi qualificati di studiosi e laureati della facoltà che oggi spendono le loro competenze nei più disparati ambiti formativi ed educativi aperti dalle competenze acquisite durante gli studi, e dal saluto del professor Pierluigi Malavasi che ha ricordato l’importanza della ricerca in questo settore come dimostrano i risultati ottenuti nei 40 anni di ricerca sviluppata dal Dipartimento di Pedagogia di cui il professore è direttore.
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