Nella seconda giornata dei campionati italiani a squadre di scherma arrivano altre due conferme per il Pettorelli. La squadra femminile di spada (Serie B1) sfiora la promozione in A2, battuta dalla Partenopea nel match che le avrebbe consentito di arrivare fra le prima quattro e quindi ottener e il passaggio di Serie. Le ragazze hanno chiuso in settima posizione. I ragazzi della spada, invece, confermano la presenza in Serie C1 dopo aver vinto tre incontri e perso uno solo, piazzandosi al nono posto.
«Mancata la ciliegina sulla torta perché la gara della squadra femminile è stata molto buona e le ragazze hanno dimostrato di avere un grande valore. Il team maschile, invece, ha avuto un accoppiamento sfavorevole con la Pro Vercelli. Il sorteggio non ci ha aiutato perché eravamo noi tra i candidati a salire in B2. Comunque, anche il secondo giorno di gare ha avuto una risposta positiva. Domani si chiude con la sciabola e poi faremo il bilancio».
Alla giornata della spada, che ha visto tantissimi atleti da tutta Italia, hanno partecipato anche il sindaco Patrizia Barbieri, con l’assessore allo Sport Stefano Cavalli e la deputata Elena Murelli, che ha anche premiato i vincitori di due finali.
«Grazie anche all’impegno del Pettorelli che ha costruito generazioni di professionisti che continuano l’impegno nello sport, per la crescita sportiva e la formazione della persona».
«Dopo l’accordo City Partner con la Federscherma siamo in una fase di crescita. Questa è una partenza. L’accordo è stato accolto con entusiasmo dalla città. Attorno, si è creata una rete molto importante di relazioni e di crescita del territorio che sta accogliendo questi eventi come occasione anche di sviluppo economico».
«Il campionato italiano a Piacenza è un modo per valorizzare questo sport, e farlo conoscere anche da noi, e dall’altro è un modo per far stare insieme i ragazzi. E poi il gioco di squadra è sempre importante anche nella vita».
«Potrebbe portare la struttura di Piacenza Expo a ospitare eventi internazionali un aspetto sottolineato anche dal presidente nazionale di Federscherma».
Nel pomeriggio, nell’Auditorium di Piacenza Expo è stato presentato il libro “La porta di Esculapio”, di Antonio Fiore, presidente della commissione medica della Federscherma. All’evento ha partecipato anche uno dei più noti doppiatori italiani Marico Cordova che ha letto alcuni passi del testo, accompagnato alla chitarra da Anthony Caruana curatore della collana Schegge della Bertoni editore.
I due team piacentini sono scesi in pedana agguerriti. I ragazzi – Amedeo Polledri, Francesco Curatolo, Andrea Polidoro e Tommaso Bonelli, con il coach Carlo Polidoro – hanno incontrato subito l’ostacolo Pro Vercelli che è costato loro caro per le regole dei campionati italiani che, nonostante abbiano poi vinto i successivi tre li ha visti esclusi dalla competizione per i primi otto posti.
Buona la prova della scherma rosa. Matilde Burgazzi, Margherita Libelli, Elena Perna e Marta Nocilli, guidate da Francesco Monaco, dopo aver battuto Bergamo 45-35 – e posizionatesi fra le prime otto squadre – hanno incontrato le forti ragazze del Partenopeo perdendo 45 a 24. Nel successivo incontro, per il piazzamento, hanno superato le romane del Giulio Verne per 45-36, arrivando settime.
I ragazzi invece, dopo la sconfitta con Pro Vercelli 42-36 (poi vice campione d’Italia), hanno infilato tre vittorie con Mestre (45-22), Novara (45-33) dove tirava anche il campione olimpico di Sydney 200, Paolo Milanoli e, infine, Latina (45-34), giungendo noni.
Campioni d’Italia, in Serie A2 maschile è la società Pompilio di Genova che ha battuto il circolo Giardino di Milano. La Serie A2 femminile ha visto il trionfo di Foligno che ha battuto per una stoccata il circolo Marchesa di Torino.
Il titolo tricolore Serie C1 maschile, e la promozione in B2, se lo è aggiudicato Verona Scherma ai danni della Pro Vercelli. Nella C1 femminile, titolo tricolare a Pro Vercelli che hanno battuto le spadiste di Latina.
Nella Serie B2 maschile, campioni d’Italia sono stati gli spadisti del Club scherma Roma che si sono imposti, in un assalto tutto laziale, sull’Ariccia.
La Serie B2 femminile ha visto campionesse d’Italia le spadiste della società Lughese che hanno superato per una stoccata le avversarie della Malaspina Massa.
La Serie B1 maschile è stata vinta da Scherma Treviso che ha superato il Frascati scherma.
La B1 femminile ha visto, infine, il successo di Bresso associazione schermisca che battuto, in una tiratissima finale, il Pietro Micca Biella per 34-33.
Nello sport si vince si perde, ma l’importante è divertirsi. Due dei più grandi campioni azzurri di scherma, gli spadisti Paolo Milanoli, oro alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 (nel team con Rota e Randazzo), e Marco Fichera, argento a Rio 2016, erano presenti ai Campionati italiani a squadre a Piacenza Expo. Il primo come atleta della società di Novara (tra l’altro battuta dal Pettorelli 45-33 per le gare di Serie C1) e l’altro come ospite e uno degli organizzatori dei Campionati del mondo che si terranno a Milano nel 2023. I due sono stati accolti da Alessandro Bossalini, presidente del Pettorelli, con cui entrambi si sono complimentati per l’organizzazione degli Italiani.
“In futuro anche ad altri eventi di diverso livello. Questo è positivo e porta beneficio ai territori. La vostra città è diventata City Partner della Federazione e questo dimostra il proficuo rapporto tra lo sport e le istituzioni che serve anche a far conoscere la città”.
«Una manifestazione che porterà oltre 30 milioni di euro di indotto, vedrà la partecipazione di 158 Paesi, 1.500 atleti, con 10mila persone al giorno per 20 giorni. Un’organizzazione con un budget previsionale di 5,2 milioni di euro».
«Bisogna imparare a vivere con più equilibrio gli eventi sportivi, accettando anche le sconfitte e lasciando da parte i riferimenti economici legati agli stipendi. Consiglio di provare la scherma, anche se lo spirito non deve essere quello di diventare sportivi, ma divertirsi».
«La passione non è mai tramontata tanto che a 52 anni sono in pedana e mi piace confrontarmi con i più giovani. E vedere le novità portate dal salto generazionale. Devo dire che noi “vecchi” teniamo ancora duro. Ancora ci si diverte».
Insegno alla Pro Novara è mi piace di più allenare i bambini che gli schermitori già formati, mi dà soddisfazioni vede la crescita e misurare l’imprinting che si può dare. Oggi, purtroppo, vedo tanti bambini che hanno capacità motorie ridotte e sono anche un po’ più problematici. Noi lavoriamo anche su questo.
«Non sono più nell’entourage della nazionale né seguo moltissimo le gare, vedo, però, che l’Italia si è consolidata a un livello molto competitivo e a Milano ci terrà a fare bella figura. La generazione prima della mia faticava ad arrivare ai 32esimi, poi c’è stato il boom con vittori ai mondiali e alle Olimpiadi. Oggi sono aumentati i competitor. Tra gli atleti migliori ricordo il russo Kolobkov e il francese Srecky, tra i più grandi secondo me della storia». Atleti che, conclude Milanoli, «non sono paragonabili nemmeno ai top di adesso. Erano di un’altra categoria».
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