“Scalabrini spiegato a tutti”: è il tema dell’incontro-intervista in programma lunedì 28 novembre alle ore 18 nella basilica di Sant’Antonino a Piacenza con don Saverio Xeres, tra i maggiori conoscitori del nuovo santo, storico della Chiesa, docente al Seminario di Como e alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale a Milano. In apertura, porterà il suo saluto il vescovo mons. Adriano Cevolotto.
L’iniziativa è promossa dalla diocesi di Piacenza-Bobbio in collaborazione con i Missionari e le Missionarie di San Carlo, la basilica di Sant’Antonio e il settimanale Il Nuovo Giornale.
La scelta del giorno non è casuale. Nel 1887 in quella stessa data il vescovo Giovanni Battista Scalabrini scelse la chiesa del Patrono per la nascita della Congregazione dei Missionari di San Carlo.
“È ormai passato più di un mese – spiegano gli organizzatori – dalla sua canonizzazione con papa Francesco a Roma; il rischio è che la sua esperienza umana e spirituale venga presto archiviata e dimenticata, mentre ha tanto da comunicarci anche oggi. Occorre riscoprirne la figura in tutta la ricchezza della sua opera pastorale che aveva un’unica direzione, l’evangelizzazione, e abbracciava più settori: il catechismo, i poveri, le famiglie, i lavoratori, i migranti, la presenza dei cattolici in politica. Vescovo nel 1876 a soli 36 anni, ha saputo aprire Piacenza alle sfide di un mondo che stava già diventando globalizzato. Il suo metodo di lavoro era chiaro: vedeva i problemi, li studiava e li risolveva con la luce di Dio”.
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