“La festa di Sant’Antonino è un modo per stringersi come comunità, mai come quest’anno ne abbiamo bisogno”. Per il sindaco Patrizia Barbieri la Festa di Sant’Antonino di quest’anno assume una valenza molto particolare. Una valenza simbolica dopo il terremoto che ha sconvolto la città. Parliamo ovviamente dell’operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato all’arresto Giuseppe Caruso, presidente del consiglio comunale. Dai banchi della minoranza a palazzo Mercanti qualcuno aveva invocato le dimissioni della giunta, ma il primo cittadino ha respinto al mittente la richiesta: “Non mi dimetterò mai, la città ha bisogno più che mai in questo momento di sicurezza e stabilità”.
Concetti ribaditi proprio all’ombra del santo patrono di Piacenza: “Come istituzioni siamo forti, ma lo siamo perché sono forti i piacentini. Quindi avere con noi così tante persone che condividono con noi questa giornata è uno stimolo; un segnale importante che riconferma come i piacentini siano uniti, operosi e abbiano voglia di fare”.
E sono stati tanti, in effetti, i cittadini che hanno avvicinato Barbieri per una stretta di mano, segnale che davvero la città ha voglia di buttarsi questa brutta storia alle spalle.
E allora è il momento di aggregarsi al serpentone che fin dalle prime ore della mattina percorre il Pubblico Passeggio e zone limitrofe. A caccia di occasioni o anche solo per mantenere viva la tradizione.
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