Sanremo 2024, seconda serata: triste siparietto per Travolta, emoziona Allevi e trionfa Geolier cantando in napoletano. Prima di affrontare questi temi torniamo un attimo indietro, o avanti dipende dal punto di vista.
Speciale Sanremo 2024
Musica, artisti, ospiti e curiosità. Tutto sul festival della canzone italiana.
On-Air su Radio Sound alle ore 8, 12, 13.30, 15, 18
e domenica 11 febbraio dalle 8 alle 13.
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Sanremo 2024, seconda serata
Deve ancora finire l’edizione 2024 e la stampa è già in pressing con il toto-successore di Amadeus, preventivando anche la possibilità che possa accadere una caduta libera come al Napoli dopo l’addio del condottiero dello scudetto Luciano Spalletti.
Il quinto Sanremo di Amadeus
Intanto Amadeus porta a casa il quinto risultato utile consecutivo. Con il suo mix di giovani sconosciuti, tormentoni cari al Festivalbar e chi non si accontenta della pensione, ma forse dovrebbe farlo. Ama, per gli amici, ogni anno mescola tutto assieme e alla fine, con un pizzico di sale, anzi di Fiorello, riesce ad ottenere un buon sapore. A chi arriverà, non resterà che seguire questa strada maestra, sperando possa tornare all’Ariston un po’ più di qualità nelle scelte. E’ vero, Sanremo ci ha sempre regalato canzoni orrende o dimenticabili, ma anche capolavori. Qualche esempio a caso? Vita spericolata, Almeno tu nell’universo o Quello che le donne non dicono, tanto per citarne tre, ma l’elenco sarebbe molto più lungo. Vedremo chi sceglierà la Rai, se un nome sicuro tipo Bonolis o Conti, oppure una totale novità come furono in passato i direttori artistici Morandi e Baglioni. La patata sarà comunque bollente.
Sanremo 2024, seconda serata: il vincitore Giovanni Allevi
Come sempre accade il secondo ascolto migliora le impressioni sui brani in gara, il momento più emozionante però è l’intervento di Allevi. Racconta il suo dolore e la rinascita del nuovo Giovanni. Brividi che partono dall’Ariston e arriva dritto nelle case degli italiani. Un esempio di forte speranza per tutte le persone che stanno lottando contro la sofferenza. Stasera ha vinto lui e la sua grande anima.
Gli altri ospiti?
Il super attore Travolta ha la febbre del mercoledì sera, non si diverte e si nota da Sanremo a Catania, mentre Bob Sinclair fa sempre la stessa cosa, quindi viene da chiedersi… era proprio necessario? Spettacolo da triste villaggio turistico anni 80 quello con il protagonista di Grease.
Ascolti
Dati ancora molti alti, anche se si registra un leggero calo rispetto all’anno scorso. La seconda serata del festival è stata vista da 10.361.000 spettatori con il 60,1% di share.
Classifica
La graduatoria lascia perplessi un po’ tutti. Gli amici delle radio e quelli del telefoto hanno sentito bene i brani? Comunque si aggiudica la serata Geolier davanti a Irama, chiude il podio Annalisa davanti a Loredana Bertè e Mahmood.
Le pagelle dopo la seconda serata
Clara, Diamanti grezzi: voto 7. Molto bella in quel vestito, tanto da far partire il rischio di distrarsi durante l’esibizione. Il pezzo è carino, lei è brava, quindi Sanremo potrebbe essere un buon trampolino di lancio per la sua carriera.
Dai social: ombelico scoperto, omaggio a Raffaella Carrà?
Irama, Tu no: voto 6,5. Bravo, ma si ha sempre l’impressione del già sentito e di chi arriva a Roma e non vede il Papa.
Dai social: I Ricchi e Poveri per presentarlo sono stati svegliati nel pieno della notte…
Annalisa, Sinceramente. Voto 6,5. La canzone preferita di mio figlio di tre anni che continua ad ascoltarla in ripetizione per la gioia, sinceramente poca, dei genitori. Quando, quando quando…finirà il momento tormentone? Lei è molto brava, gli autori meno.
Dai social: al mare girerò con i tappi nelle orecchie per non sentirla da mattina a sera.
Mahmood, Tuta gold: voto 6,5. Brano interessante anche se non arriverà ai successi delle precedenti partecipazioni.
Dai social: Bravo e bello, ma la lo preferivo nel look da cacciatore.
Loredana Bertè, Pazza. Voto 7. Il brano si ascolta con piacere e descrive benissimo la sua carriera, odiata negli anni 70 e 80, poi come dice il testo “ti fanno Santa”. Qualche problema di interpretazione può essere perdonato pensando all’età e al fatto che fare un Festival sia molto faticoso.
Dai social: meriterebbe di vincere, ma oggi se non sei da balletto su Tik Tok non sei nessuno.
Geolier, I p’ me, tu p’ te. Voto 4. Si gioca con i Ricchi e poveri il titolo di brano peggiore del Festival. I suoi autori sono i soliti, Simonetta e Antonacci (figlio), quelli delle grandi polemiche con Morgan. Serve dire altro?
Dai social: ridateci i talenti degli anni 70, la musica italiana non sta tanto bene.
The Kolors, Un ragazzo una ragazza: voto 6,5. Una parte del pezzo ricorda “Unica” dei Perturbazione, poi scattano gli anni 80 e la voglia di fare il lato B di Italo Disco.
Dai social: ormai si plagiano da soli…
Il Volo, Capolavoro: voto 5. Dura cantare concentrati dopo essere stati vicini a Rose Villain. L’unico capolavoro è lei, per loro servirebbe una macchina del tempo per riportarli nel 1958.
Dai social: Il vero Capolavoro è che per almeno 48 ore non risentiamo Il Volo.
BigMama, La rabbia non ti basta: voto 7. Pezzo carino e lei si diverte sul palco. Esce dal palco con una scopa come una simpatica cenerentola.
Dai social: pezzo perfetto per l’Eurovision.
Emma, Apnea: voto 6. Lei è brava, meritava una canzone migliore del solito brano stile Annalisa. Apnea a a a.
Dai social. Lo stesso giro armonico dei Ricchi e poveri, 40 anno dopo!
Nek e Renga, Pazzo di te: voto 6. L’ex cantante dei Timoria è passato da ribelle del rock a essere un cantante classico. Nek fa il Nek da sempre, la coppia risulta sempre un po’ forzata, ma la portano a casa senza infamia e senza lodi.
Dai social: l “boni” del Festival.
Gazzelle, Tutto qui: voto 9. La faccia di Gazzelle al momento della presentazione è tutta un programma, bisognava proprio farla questa cosa della doppia presentazione? Lui è bravo, scrive benissimo ed è la canzone più bella del Festival. Non vincerà, fa lo stesso, intanto ha ricevuto i complimenti anche da Antonello Venditti ed è come aver vinto.
Dai social: Quando lo ascolto rivivo ogni emozione come fosse la prima volta.
Dargen D’Amico, Onda alta: voto 6,5. Tema importante trattato con una melodia dance, scelta volutamente spiazzante. Il tutto però resta troppo simile a “Dove si balla”.
Dai social: Due si e due no.
Fred De Palma, Il cielo non ci vuole: voto 6,5. Al secondo ascolto il pezzo migliora leggermente, probabile che sia comunque destinato a essere un successo di questa edizione. L’inciso rimane in testa e il testo è interessante.
Dai social: Sembra Run degli One Republic.
Alfa, Vai!: voto 6. Brano scacciapensieri condito dal solito rap con quella faccia da bravo ragazzo pronto a farti la birichinata quando meno te lo aspetti.
Dai social: ecco… vai!
Dati d’ascolto della seconda serata.
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