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Sanremo 2020 su Radio Sound. Quarta serata: Morgan è più punk di Achille Lauro

Sanremo 2020 su Radio Sound. Quarta serata: Morgan è più punk di Achille Lauro. Doveva essere il Festival dell’amicizia, almeno secondo i piani di Amadeus, è invece verrà ricordato come quello dei litigi. Dopo Fiorello e Tiziano Ferro, rapporto ricucito con un bacio sulle labbra, scoppia il caos tra Morgan e Bugo. L’ex Bluvertigo infastidito dal comportamento del compagno durante le cover – avrebbe cantato parti non sue combinando un pasticcio nel pasticcio – cambia in corsa il testo della canzone. Bugo non ci sta e abbandona il palco del Teatro Ariston. Risultato? Dopo alcuni momenti imbarazzanti arriva la decisione: squalificati! Finisce così l’avventura dell’improbabile duo.

A riportare il sereno sul Festival sono però gli ascolti televisivi. E’ il Festival dei record. La quarta serata è stata vista da 9.504.000 spettatori con il 53,3% di share (anche se aiuta il giochino di allungare il brodo fino alle due del mattino). Sanremo 2020 ottiene nella prima parte 12.674.000 con il 52,3% mentre nella seconda parte conquista 5.795.000 e il 56% di share.

Sanremo 2020 su Radio Sound. Quarta serata: le pagelle

Paolo Jannacci – “Voglio parlarti adesso” – Voto 6. Una canzone di tutto rispetto, ma fuori dal tempo. Un po’ come faceva Enzo, a volte troppo avanti e altre indietro.

Rancore – “Eden” – Voto 6,5. Amatissimo dalla sala stampa del Festival, ma ancora un po’ indigesto agli altri. Crescerà.

Giordana Angi – “Come mia madre” – Voto 5. Canta bene, ma non lascia segno e questo non è un bene.

Francesco Gabbani – “Viceversa” – Voto 7. Una canzone che funziona. Dovesse vincere il terzo Festival, potrebbe essere chiamato la Juve di Sanremo.

Raphael Gualazzi – “Carioca” – Voto 7. Gualazzi ha classe e talento da vendere. La sua presenza rende più alto il livello del Festival targato Amadeus.

Pinguini Tattici Nucleari – “Ringo Starr” – Voto 6,5. Ricalcano troppo lo “Stato Sociale”, ma al pubblico piacciono parecchio. Tra i favoriti per i primi tre posti.  

Anastasio – “Rosso di rabbia” – Voto 6,5. Ogni pezzo che fa sembra identico al precedente, su questo dovrà lavorare in futuro.

Elodie – “Andromeda” – Voto 6. La canzone funziona ma Elodie con la sua voce può fare pezzi migliori di questo.

Riki – “Lo sappiamo entrambi” – Voto 4. Mentre canta si passa alla pausa caffè.

Diodato – “Fai rumore” – Voto 7. Bella voce e pezzo interessante. Anche lui tra i papabili, Gabbani permettendo, alla vittoria. Sarebbe il giusto premio per un talento di quelli che vanno a Roma, ma non vedono il Papa.

Irene Grandi – “Finalmente io” – Voto 7. Ha detto: “è una canzone che ha bisogno di più ascolti”. Arriverà con il tempo. Lei? Sempre bravissima.

Achille Lauro – “Me ne frego” – Voto 6,5. Il voler stupire è nel suo dna di artista. Forse però questo aspetto mette in ombra il brano.

Piero Pelù – “Gigante” – Voto: 7. Pelù è un artista fatto e finito. Lo dimostra la sicurezza con cui domina il palco dell’Ariston. Il brano non è dei migliori fatti in carriera, ma nemmeno a livello del banale “Regina di cuori, mi mandi di fuori” quindi può stare in alto in classifica.

Tosca – “Ho amato tutto” – Voto 8. Lei è magica e con la sua voce ferma il tempo permettendo alle emozioni di arrivare fino a noi. La vera star di questo Festival.

Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango” – Voto 6. Zarrillo non sarà ricordato per questo Festival.

Junior Cally – “No grazie” – Voto 6,5. Il brano non è male, ma nemmeno un capolavoro.

Le Vibrazioni – “Dov’è” – Voto 7. Il pezzo ci riporta agli anni 60 con sonorità attuali. Quello che la band faceva benissimo a inizio carriera. Sono sulla strada giusta.

Alberto Urso – “Il sole ad est” – Voto 4. Si candida a sostituire uno dei tre del Volo in caso di rotture stile Morgan e Bugo.

Levante – “Tikibombom” – Voto 6,5: Più bella l’interpretazione che il brano. Ridateci Alfonso.

Bugo e Morgan – “Sincero” – Voto 10: La rottura tra Bugo e Morgan nel cuore della notte risveglia pubblico e telespettatori dal sonno profondo. Il gesto più punk mai visto a Sanremo. Supera Vasco e la Bertè con il pancione.

Rita Pavone – “Niente (Resilienza 74)” – Voto 6: Rita Pavone arriva dopo la lite punk. Canta mentre tutti pensano al diverbio Morgan Bugo. Surreale, non succede “Niente”.

Enrico Nigiotti – “Baciami adesso” – Voto 6,5. Il tiro al bersaglio dei giornalisti accreditati è inspiegabile. E’ antipatico a qualcuno?

Elettra Lamborghini – “Musica (E il resto scompare)” – Voto: 4. Canta Morgan e Bugo scompare.

Marco Masini – “Il confronto” – Voto 6. Meglio al secondo ascolto, ma il brano non mette le ali.

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