Lega: “Sanità in crisi, colpa anche di alcuni sindaci di centrodestra che hanno appoggiato Bonaccini”

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“La sanità piacentina è da tempo in crisi. La crisi è lampante e sotto gli occhi di tutti date tante le segnalazioni che ogni giorno ci vengono riportate da cittadini che hanno problemi nella prenotazione di visite specialistiche”. Lo sostiene la Lega in una nota.

LA NOTA DELLA LEGA

“Lo si vede inoltre dalla chiusura dei pronto soccorso sostituiti da CAU che non sono adatti a trattare le emergenze (e che hanno sostituito anche le guardie mediche), dalla chiusura dell’ospedale di Villanova sull’Arda, dalla conversione di quello di Fiorenzuola in polo riabilitativo (e quindi – purtroppo – la Val d’Arda non ha più il suo ospedale), dal continuo svuotamento di competenze dell’ospedale di Castel San Giovanni: lo si vede quindi da una sanità territoriale sempre più svuotata ed impoverita”.

La responsabilità del centrodestra

“Di chi è la responsabilità di tutto ciò? Sicuramente della Regione, a guida Stefano Bonaccini con il PD, che in campagna elettorale si riempiva la bocca di belle promesse e che oggi vediamo essere sconfessate dai fatti. Cosa si poteva fare negli ultimi anni per – almeno – limitare i danni? I Sindaci in tutto questo hanno una voce in capitolo molto importante nella Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS), sede nella quale qualcuno ha sempre cercato di spaccare il fronte del centrodestra – e purtroppo riuscendoci troppe volte – per ottenere gli obiettivi voluti dalla Regione in campo sanitario.

Obiettivi che – alla luce di quanto stiamo vivendo – sono stati una delusione sotto tutti i punti di vista, perché i cittadini non hanno visto nessun beneficio e solamente una diminuzione dei servizi.
Purtroppo è successo che qualche Sindaco abbia appoggiato le scelte in ambito sanitario del Partito Democratico, nei fatti rinnegando apertamente la sua provenienza politica nonostante alle elezioni amministrative fosse stato appoggiato da componenti inequivocabili.

Un errore che noi giudichiamo strategico e politico, un errore che ha minato la nostra sanità piacentina già troppo vessata da logiche bolognesi – come confermano le recenti statistiche sulle prestazioni dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza, superato perfino da territori come Catania, Napoli e Foggia.

La reazione del sindaco Gandolfi

Sorprendono poi le parole del Sindaco Gandolfi contro il nostro movimento a seguito delle dichiarazioni del Segretario Regionale Rancan, in quanto la segreteria regionale non ha citato alcuna persona direttamente: questa reazione fa presumere che, se si è sentito “tirato in causa”, forse quanto dichiarato corrisponde alla realtà.

Ma ci teniamo a sottolineare che il nostro Movimento non è mai stato orientato ad escludere qualcuno, anzi. Rimaniamo aperti ad accogliere tutti coloro che abbiano il coraggio e la coerenza di dichiararsi apertamente contrari alle politiche sanitarie della nostra Regione che stanno vessando il nostro territorio da ormai troppo tempo. Il nostro auspicio è quello di lavorare per un centrodestra unito, che combatta le scellerate scelte di una sinistra che a parole si erge a paladina della sanità pubblica, ma nei fatti la impoverisce.

Il nuovo ospedale deve essere un obiettivo per tutta la Provincia piacentina, occorre compattezza per ottenere quello che la Regione aveva promesso, cioè il pieno finanziamento dell’opera, soprattutto nel caso non venga trovato il coraggioso privato al momento indispensabile per l’effettiva costruzione”.

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