I salumi piacentini a Bruxelles per la mostra “Italian cultural heritage”

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I salumi piacentini a Bruxelles per la mostra “Italian cultural heritage”. L’Italia detiene il maggior numero di prodotti tutelati, 523 nel comparto del vino, 299 nel comparto del food per un totale di 822 prodotti. Tra questi, ovviamente, le nostre tre DOP della salumeria piacentina.

Proprio i nostri salumi hanno avuto l’onore di essere stati selezionati per rappresentare l’Italia a Bruxelles. Nello specifico all’evento “Geographical Indications–Italian cultural heritage” curata dalla Fondazione Qualivita, in collaborazione con AICIG e Federdoc.

Una mostra che valorizza i prodotti DOP IGP italiani attraverso il progetto Qualicultura, che si ispira ai valori culturali contenuti nel Regolamento UE n.1151/12 e presenta le Indicazioni Geografiche non solo per le loro qualità e caratteristiche organolettiche uniche, ma per la loro capacità di cristallizzare nella memoria e nella cultura, la storia, i simboli, le arti, la letteratura e molte altre attività.

Infatti tra i 24 pannelli presentati campeggia proprio al centro della sala il pannello dei salumi DOP Piacentini con l’immagine simbolo del Cardinale Giulio Alberoni. Particolare soddisfazione da parte del Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini per l’ennesima conferma della grande reputazione di cui godono i nostri salumi DOP in campo nazionale, merito anche dell’incessante lavoro di valorizzazione svolto proprio dal Consorzio.

L’evento

Dopo un saluto di Diego Canga Fano, capo Gabinetto del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani,  sono intervenuti  Cesare Mazzetti – Presidente Fondazione Qualivita, Riccardo Ricci Curbastro – Presidente Federdoc, Nicola Cesare Baldrighi – Presidente Aicig. Ha concluso Paolo De Castro –  Primo Vice Presidente Comagri Parlamento UE e Presidente Comitato scientifico di Qualivita.

La cultura è il valore aggiunto delle Indicazioni Geografiche ed in particolare quelle italiane che hanno da sempre mantenuto vivo il loro legame inscindibile con i riferimenti storici dei territori e la tradizione delle loro comunità. Questa esposizione prende spunto dallo studio realizzato da Ismea con la collaborazione della Fondazione Qualivita nell’ambito del programma Rete Rurale nel quale emerge un enorme e prezioso patrimonio di risorse culturali collegate alle DOP IGP italiane: un asset sempre più importante per lo sviluppo delle denominazioni, sia in chiave turistica sia in chiave di marketing per il consumatore finale, che oggi è tenuto vivo soprattutto dai Consorzi di tutela.

La mostra

La mostra, allestita proprio all’interno del Parlamento Europeo, rappresenta la grande opportunità di ricordare come debba essere centrale l’attenzione verso il sistema delle DOP IGP – concepito dall’UE nel 1992 per consolidare lo sviluppo rurale e tutelare i prodotti agroalimentari e vitivinicoli – anche per la prossima legislatura, attraverso la riforma della Pac e l’introduzione di interventi migliorativi del sistema.

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