Sabato 31 Luglio alle ore 17 a Piacenza in Piazza Cavalli (lato Palazzo Mercanti) si svolge “Rumore”. Si tratta di una manifestazione di Arcigay Piacenza per la dignità del mondo Drag e per la libertà di espressione creativa.
Il 16 Luglio il Comune di Piacenza, utilizzando motivazioni pretestuose, ha di fatto impedito la realizzazione di un Drag Show presso Spazio 4, immobile comunale in concessione a una cooperativa che da mesi ospita anche le attività di Arcigay Piacenza. Richiamando la necessità di rispettare le finalità educative, culturali e di intrattenimento del centro, la Dirigente comunale alle Politiche Giovanili ha esercitato pressione sulla cooperativa affinchè lo spettacolo non avesse luogo.
E’ molto probabile che chi ha promosso questo richiamo sappia poco o niente del mondo LGBT+ e tanto meno sappia esattamente che cosa sia una Drag Queen.
Un Drag Show è una performance artistica nella quale i protagonisti vestono abiti tipici di un genere diverso dal proprio e cantano, ballano o si esibiscono creativamente in altro modo.
Si tratta di una storica forma espressiva, nata dal desiderio di autodeterminazione proprio, in particolare, delle persone LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender), da sempre vittime di repressione.Le critiche di eccesso e volgarità, spesso mosse a questi spettacoli, sono frutto di giudizi superficiali e fuori dal tempo.
Quanto può essere grave allora che un’amministrazione comunale si muova per vie ufficiali senza avere la giusta cognizione di ciò che sta facendo ma guidata solo da approssimazioni e pregiudizi?
Arcigay Piacenza Lambda ha allora chiesto formali spiegazioni alla Sindaca e all’Assessore Zandonella, mettendo in copia tutti i consiglieri comunali.Vogliamo sapere in base a quali valutazioni ritengano che un Drag Show non sia conforme alle finalità educative di Spazio 4. Ma anche chi credono che sia una Drag Queen e cosa sia per loro l’intrattenimento e l’educazione.
Ma soprattutto vorremmo capire cosa significano per loro le parole “libertà di pensiero e di espressione”. Non appena arriverà una risposta dall’Amministrazione ne daremo conto a mezzo stampa.Per quanto riguarda il metodo, che l’amministrazione non sia mai stata in sintonia con il nostro punto di vista ci pare evidente, tuttavia mai si era arrivati a una modalità di azione così invadente. Per la prima volta la macchina comunale si è mossa per impedirci di organizzare qualcosa; questa modalità di procedere, evitando a monte qualsiasi tipo di confronto e comprensione dell’altrui punti di vista, ci fa preoccupare e indignare anche per le giustificazioni evanescenti richiamate nella comunicazione.
Nei giorni seguenti a quell’evento hanno preso la parola psicologi, pedagogisti, educatori, politici, personalità della società civile e ne è nato un dibattito importante, anche di livello nazionale, sull’importanza della libertà di espressione e sul senso vero della parola educazione.
Le Drag Queen e i Drag King vanno rispettati e non demonizzati: il loro messaggio artistico è di accettare la diversità, abbracciandola col sorriso.Sabato 31 Luglio vi aspettiamo in piazza per testimoniare insieme la Piacenza libera, democratica e inclusiva che vogliamo!
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