Alle prime luci del 27 ottobre 2020, un’importante operazione ha coinvolto le province di Piacenza, Cremona, Lodi, Parma, Reggio Emilia e Varese,. I carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza e della Compagnia di Fiorenzuola hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari; ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda 19 soggetti (4 italiani e 15 stranieri) ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di furto e ricettazione. Si parla di ingenti quantitativi di articoli di abbigliamento, profumi e cosmetici di marca.
Le indagini
Nel corso dell’operazione, che ha visto coinvolti più di 50 carabinieri, le forze dell’ordine hanno sottoposto 5 soggetti agli arresti domiciliari (1 italiano e 4 stranieri); 14 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine ha permesso così di individuare un gruppo di soggetti, tra cui numerosi dipendenti della logistica “XPO Supply Chain Italy S.p.A.” di Pontenure, i quali, nel corso dell’orario di lavoro, si impossessavano di capi di abbigliamento, profumi e cosmetici. Prodotti di grandi marchi nazionali e internazionali che poi rivendevano dunque a ricettatori locali in grado di immetterli nel mercato clandestino.
I furti
Nel corso delle investigazioni, attraverso attività tecniche, i carabinieri hanno recuperato e sequestrato beni griffati per un valore complessivo di circa 300.000 euro; 2.300 euro frutto della vendita dei capi asportatori ad alcuni ricettatori. In particolare, l’indagine è iniziata nel giugno 2019, quando i carabinieri di Fiorenzuola hanno constatato una strana serie di furti continuati che avvenivano a Piacenza e Pontenure; precisamente all’interno degli hub di logistica della “XPO Supply Chain Italy S.p.A.”. Furti a cui prendevano parte probabilmente dipendenti appartenenti ad una ditta esterna che forniva manodopera. Attraverso alcune attività tecniche eseguite, si è accertato che alcuni indagati quasi ogni giorno asportavano oggetti dal magazzino; perlopiù prodotti per la casa, prodotti di bellezza, profumi e vestiario di marca. Ulteriori accertamenti svolti, hanno appurato che gli indagati, quasi “scientificamente”, trafugavano dei prodotti per poi piazzarli all’esterno ad alcuni ricettatori.
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