E’ iniziata martedì la seconda “era” (e la terza stagione) di Stefano Rossini alla guida della Vigor Carpaneto. Già sulla panchina biancazzurra per buona parte delle scorse due stagioni, l’ex terzino di serie A affronta ora una nuova avventura alla corte del presidente Giuseppe Rossetti. Il numero uno del Carpaneto, infatti, l’ha scelto per avvicendare il collega brasiliano Martins Adailton, con cui lunedì si è giunti a un accordo consensuale per provare a dare una scossa alla squadra, penultima nel girone D di serie D.
“Nel calcio non si può dare mai niente per scontato. Se ti lasci bene si può sempre tornare indietro, quindi io affronto questa avventura con grande entusiasmo e voglia. Ogni tanto le sfide è bello affrontarle”.
Su cosa deve migliorare la Vigor?
“Bisogna lavorare tanto e su tutti gli aspetti: da quello psicologico a quello tattico, passando per quello fisico e l’entusiasmo. Chiaramente devi dare delle priorità perché il campionato non ci aspetta”.
Rossini dovrà ristrutturare il modulo del Carpaneto a partire dalla difficile trasferta con la Correggese
“Devo capire cos’ho in mano e controllare le caratteristiche dei giocatori. L’allenatore deve essere bravo ad adattarsi al materiale che ha a disposizione. In serie D le partite facili non esistono e se togliamo il Mantova il campionato è molto equilibrato”.
Che partita sarà?
“Mi aspetto una partita cattiva agonisticamente. Voglio la mia squadra dentro sempre la partita e che sappia capire i vari momenti. Le partite girano sugli episodi e bisogna essere bravi a portarseli dalla propria parte”.
Di seguito l’intervista completa a Stefano Rossini, nuovo tecnico della Vigor Carpaneto
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