Ristoratori piacentini: c’è forte preoccupazione tra le attività del territorio per il possibile ritorno in area Arancione. Continua a crescere la rabbia degli esercenti che da domenica potrebbero essere costretti nuovamente a chiudere. Insomma un’attività che continua a operare a singhiozzo e che aveva appena ricominciato a dare segnali positivi con il “tutto esaurito” nel giorno di San Valentino.
La decisione di riportare, o meno, l’Emilia Romagna in area Arancione arriverà venerdì 19 febbraio, ancora una volta all’ultimo momento, proprio come è accaduto in passato al settore della ristorazione e pochi giorni fa, con tante polemiche, al comparto sciistico.
“Lo Stato è assente su tutto – spiega il Presidente di Fipe Piacenza Cristian Lertora. Avevamo chiesto la possibilità di rimanere aperti anche in area Arancione intensificando i controlli o dicendoci come potevamo lavorare, ma non abbiamo avuto risposte. Non c’è un punto dove lo Stato è presente! Perché la gente non si ammala nei supermercati o metropolitane e si ammala al ristorante e in palestra? Ce lo devono dire e in modo chiaro però“.
Lunedì gli esercenti della Regione sono intenzionati ad andare a Roma a far sentire la loro voce. In particolare per una manifestazione davanti al Senato
che raccoglierà migliaia di attività. E’ previsto qualcosa di simile anche a Piacenza? “Sì ci stiamo pensando. Soprattutto perché adesso si sta veramente toccando il fondo. Il problema è che i nervi sono a fior di pelle“.
Il bonus ristorazione è fermo al palo. Gli oltre 46mila imprenditori della ristorazione che hanno chiesto il contributo a fondo perduto per l’acquisto dei prodotti agroalimentari italiani, non hanno ancora ricevuto quanto promesso dal governo.
E questo nonostante siano passati due mesi dall’ultima data utile per la presentazione delle domande, fissata per il 15 dicembre scorso.
“Ci era stato garantito – sottolinea Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi – che entro la fine di gennaio sarebbe stato effettuato il pagamento dell’anticipo del 90% sugli acquisti dei prodotti agroalimentari. Siamo a metà febbraio e ancora i ristoratori non hanno visto un euro. Chiediamo un intervento immediato da parte del neo ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli: in ballo ci sono oltre 345 milioni di euro, fondamentali per un settore messo in ginocchio dalle misure di contenimento del Covid-19. Non dimentichiamoci, inoltre, che il plafond complessivo raggiungeva i 600 milioni di euro. Queste risorse non possono essere perse, ma vanno immediatamente riallocate a sostegno della filiera agroalimentare”.
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.
Il Festival del Pensare Contemporaneo punta a coinvolgere un pubblico di ogni età, partendo dai…
https://www.youtube.com/watch?v=1khhchlcyuw Parte subito nel migliore dei modi la seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo.…
Puliamo il mondo a Piacenza 2024, per un clima di Pace, tutetela dell’ambiente, città più…
Tra gli ospiti più illustri che hanno aperto questa edizione del Festival del Pensare Contemporaneo…
Festival dell'Anolino Magiostrino 2024, un fine settimana di sapori e divertimento sabato 21 e domenica…
“Abbiamo segnalato, nel corso del Question time al ministro Piantedosi, i problemi di sicurezza che…