Quattro grandi sale che raccolgono documenti, immagini, cimeli e armi risalenti in gran parte agli anni 1848-’49 e 1859-‘61. E’ questa, in estrema sintesi, la location del Museo del Risorgimento organizzato presso i Musei Civici di Palazzo Farnese come sezione autonoma sotto la sorveglianza dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Piacenza, che mantiene la proprietà della maggior parte delle opere esposte, è disposto in quattro grandi sale e raccoglie documenti, immagini, cimeli e armi che racchiudono la storia di un periodo tra i più fervidi per la costruzione dell’unità d’Italia.
E in questi giorni al fine di valorizzare e di favorire un sempre maggior numero di presenze e di visite guidate da parte delle scuole, l’assessore alla Cultura e Turismo Christian Fiazza, il presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Pietro Coppelli insieme al vicepresidente Eugenio Gentile, hanno avuto un incontro decisamente positivo, volto al rilancio di questo importante contenitore culturale: “La storia del Risorgimento caratterizza Piacenza – ha sottolineato l’assessore – e in futuro d’intesa con l’Istituto faremo il possibile per dare un nuovo impulso al museo, che comprende cimeli che vanno dal periodo compreso tra l’insediamento di Maria Luigia nel ducato di Parma e Piacenza nel 1816 al 1870”.
Hanno aggiunto Coppelli e Gentile: “Grazie al lavoro svolto in tanti anni di passione e di studio da parte dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani che ha ricoperto la carica di presidente dell’Istituto, oggi abbiamo il dovere, anche per onorarne la memoria, di far conoscere la ricca sezione dedicata agli eventi del ’48 e all’esito del Plebiscito, con il quale Piacenza si pronunciò per l’adesione al Regno Sardo. Di grande importanza sono i decreti, i proclami e gli appelli originali che documentano gli eventi del biennio 1859-’60. Un’intera sezione è poi dedicata alla personalità politica di Giuseppe Manfredi, patriota e uomo di governo piacentino e per questo d’intesa con l’Amministrazione Comunale pensiamo che una programmazione di visite guidate, di celebrazioni delle varie ricorrenze possano essere spunti d’interesse.
Nel 2024 e nel 2025 ricorrono i quarant’anni dall’accorpamento del museo a palazzo Farnese, prima era collocato presso l’Opera Pia Alberoni in via X Giugno, e queste occasioni saranno certamente importanti per valorizzarne i contenuti, appartenuti a soggetti privati che hanno donato i preziosi materiali che oggi compongono questo importante museo che dà ampio spazio alla figura di Garibaldi e all’arruolamento garibaldino, con fogli a stampa, acqueforti, litografie e lettere autografe e divise dei Mille”.
Fiazza si è detto disponibile a una collaborazione che vada avanti nel tempo, ha parlato oltre che di visite guidate, anche di rievocazioni storiche, insomma, in un caldo pomeriggio di giugno si sono poste le basi per un rilancio di questo contenitore museale e il primo passo sarà una nota da inviare a tutti i dirigenti delle scuole cittadine in cui si farà presente che a partire dall’anno scolastico 2023-24 prenderanno il via una serie di visite guidate rivolte agli studenti.
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