Marco Carini, Fiom Cgil Piacenza, Luigi Bernazzani, Fim Cisl Parma-Piacenza, e Francesco Bighi e Andrea Cignatta della Uil hanno illustrato le ricadute locali del pre-accordo sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici siglato con Federmeccanica e Assistal. Accordo che sul territorio piacentino riguarda circa 15.000 addetti.
L’importanza di questo accordo nelle parole di Marco Carini.
“L’ipotesi di accordo che abbiamo raggiunto e che speriamo che possa diventare effettivo nelle prossime settimane ha una valenza importante per il paese perché coinvolge un milione e mezzo di lavoratori in tutta Italia. Una grande rilevanza, sottoscritto in un contesto molto difficile. Arriviamo da 15 mesi di trattativa condotta nel pieno della crisi sanitaria e quindi anche economica e sociale. Senza contare l’aspetto politico. E’ un punto di partenza importante per tutto il settore, in un momento difficile: basti pensare l’incidenza importante della cassa integrazione. In questo senso l’accordo potrebbe arrestare anche il declino industriale che viviamo da alcuni anni”.
“Purtroppo il territorio piacentino sta pagando pesantemente la pandemia. Abbiamo un settore industriale incentrato su settori come macchine utensili e oil&gas, che si riferiscono ai mercati internazionali. In questo senso noi stiamo pagando più di altri. In territori come quello di Parma il settore metalmeccanico si sta rialzando più facilmente perché è legato maggiormente al comparto alimentare”.
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