Grandissima partecipazione oggi, sabato 23 novembre, alla 74esima Giornata del Ringraziamento, organizzata da Coldiretti Piacenza. Quest’anno le celebrazioni si sono svolte nel comune capoluogo, Piacenza e piazza Duomo si è colorata di giallo ospitando gli agricoltori con i loro trattori.
La Santa Messa in Duomo
La Santa Messa nella Cattedrale, è stata celebrata dal Vescovo emerito Monsignor Gianni Ambrosio (che ha portato i saluti del Vescovo Monsignor Adriano Cevolotto purtroppo impossibilitato a partecipare per le esequie di un sacerdote), insieme all’assistente ecclesiastico di Coldiretti Piacenza Don Giuseppe Sbuttoni e al Parroco Don Serafino Coppellotti. E’ stato un momento di grande significato, in cui gli imprenditori agricoli e le loro famiglie – accanto all’intera comunità – si sono ritrovati intorno all’altare per affidarsi al Signore e rendere grazie dei frutti raccolti durante l’annata di lavoro.
Un’annata difficile
Volge al termine un’annata particolarmente difficile per il mondo agricolo in primis a causa del clima che ha provocato ingenti perdite.
“La benedizione dei mezzi agricoli – ha detto monsignor Ambrosio – rappresenta l’invocazione a Dio affinché continui a proteggerci, ma anche uno stimolo per gli agricoltori, che ringraziamo per la loro laboriosità, ad essere fedeli al progetto del Signore, progetto che corrisponde al desiderio profondo del cuore umano. La Coldiretti – ha proseguito – ha nelle proprie radici una fede profonda che si rafforza nei momenti difficili”.
Alla benedizione dei mezzi è seguito l’intervento delle autorità che hanno ringraziato agricoltori e allevatori per i doni della terra: la sindaca Katia Tarasconi, il consigliere provinciale Franco Albertini, il viceprefetto aggiunto Claudio Giordano, il vicedirettore regionale di Crédit Agricole Italia Matteo Braga e per Coldiretti, il delegato confederale Marco Allaria Olivieri.
“La terra – ha dichiarato Allaria Olivieri, che ha ringraziato tutti i presenti, autorità, agricoltori, collaboratori e cittadini per l’attaccamento mostrato alla Coldiretti – è la nostra prima risorsa e il lavoro agricolo è il pilastro fondante della società”.
La Giornata del Ringraziamento
La Giornata del Ringraziamento– spiega il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli–rappresenta uno dei momenti più importanti della vita delle campagne italiane. Fu istituita nel 1951 per ringraziare Dio per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori. Questa ricorrenza viene celebrata dalle sezioni della Coldiretti, presenti in ogni angolo dell’Italia, ed è diventata una vera e propria ‘festa dell’agricoltura’, animata dalla fede cattolica.
Moltissime le iniziative legate all’evento cittadino. Accanto alla degustazione delle nostre tipicità, in collaborazione con Unpli (Unione Nazionale Proloco d’Italia), in piazza Duomo oggi si è svolto il Mercato di Campagna Amica ed era presente l’artista Maurizia Gentili con l’arte dei vinarelli.
Coldiretti Donne ha organizzato invece un’iniziativa solidale a favore del Centro Antiviolenza di Piacenza, Associazione “Città delle Donne” odv in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere che ricorre il 25 novembre.
La raccolta firme per la trasparenza
In piazza Duomo è proseguita inoltre la raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio.
Molto significativo il richiamo alla difficile situazione vissuta dagli allevatori. In piazza c’era un recinto vuoto senza animali che tradizionalmente sono invece presenti alle giornate del Ringraziamento della Coldiretti. Erano in “lockdown” anche per il senso di responsabilità di Coldiretti e della sua gente, che, di fronte all’attuale situazione di emergenza, ha lavorato per evitare che la loro partecipazione potesse rappresentare un’ulteriore causa di diffusione di Psa e lingua blu.
Le tante difficoltà degli agricoltori
All’interno del recinto erano presenti le sagome degli animali, suini, vacche, galline e pecore con alcuni cartelli che fotografano quanto questa annata sia stata complessa. E poi la voce degli allevatori, un video messaggio di denuncia con le testimonianze di alcuni di loro per raccontare le tante difficoltà che stanno fronteggiando.
“La zootecnia italiana – hanno spiegato – rischia di scomparire, salviamo le nostre stalle – l’appello di Coldiretti -, fondamentali per la nostra economia, la nostra sovranità alimentare, ma anche per il territorio che con la loro presenza valorizzano, custodendolo in armonia con l’ambiente”.
La manifestazione, con l’accompagnamento della Banda Ponchielli, è proseguita in piazza Cavalli per l’accensione dell’albero di Natale e successivamente al Mercato Coperto di Campagna Amica.
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