La riforma nel mondo dello sport è sempre un argomento di grande interesse, e oggi affronteremo una serie di importanti cambiamenti che stanno interessando il settore. In particolare, parleremo dei nuovi requisiti e degli adempimenti che coinvolgono le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD).
Riascolta in Podcast tutte le puntate del consueto appuntamento con il dottor Gianluigi Boselli, commercialista di fiducia. In onda su Radio Sound ogni mercoledì ore 11.30 e in podcast in questa sezione.
Fino al primo luglio 2023, il mondo dello sport operava con regole diverse in materia di lavoro sportivo. I compensi per le prestazioni sportive dilettanti, fino a 10.000 euro all’anno, erano esenti da imposte. Questo significava che il lavoro sportivo era in una categoria a sé stante, con limitate responsabilità e riconoscimenti professionali.
Tuttavia, con la riforma dello sport, c’è un cambiamento sostanziale. Ora il lavoro sportivo viene riconosciuto come un’occupazione vera e propria, e ciò comporta una serie di adempimenti e compiti da parte delle ASD e delle SSD. Questi cambiamenti hanno destato preoccupazione tra i presidenti delle associazioni sportive, poiché comportano una gestione più complessa.
Gli adempimenti richiesti devono essere completati entro una data specifica. La riforma è entrata in vigore il 1° luglio 2023, e questo significa che le ASD e le SSD devono affrontare le sfide e rispettare le nuove disposizioni entro le scadenze previste. Alcuni adempimenti devono essere conclusi entro il 31 ottobre 2023, mentre la modifica degli Statuti delle associazioni sportive deve avvenire entro il 31 dicembre 2023.
Fortunatamente, per le modifiche statutarie, esiste un vantaggio: l’esenzione dall’imposta di registro per la registrazione dei nuovi Statuti. Questo significa che non sarà necessario pagare i soliti 200 euro per la registrazione, rendendo il processo più agevole.
Una delle novità più significative riguarda la definizione del collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co) nello sport. Con il decreto del 29 agosto 2023, il numero di ore di lavoro è stato aumentato da 18 a 24 ore settimanali. Ciò significa che fino a 24 ore settimanali di lavoro da parte di istruttori, allenatori e atleti retribuiti possono essere considerate come collaborazione coordinata e continuativa.
Un’altra importante aggiunta alla riforma riguarda il certificato penale per i lavoratori sportivi. In passato, questa figura non era considerata né inquadrata nella tipologia di lavoro sportivo. Tuttavia, ora, con le ASD che ricoprono il ruolo di datore di lavoro, è stato richiesto il certificato penale per i tutori, al fine di prevenire abusi sui minori.
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La riforma dello sport comporta una serie di cambiamenti significativi e adempimenti da affrontare da parte delle associazioni sportive e delle società sportive dilettantistiche. È fondamentale rispettare le scadenze e comprendere le nuove disposizioni per garantire un adeguato riconoscimento e tutela per i lavoratori sportivi. La riforma è in corso, e ci attendiamo ulteriori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS e dell’INAIL.
Il mondo dello sport sta vivendo una trasformazione importante, e la chiave per il successo sta nell’aderire alle nuove normative e affrontare con determinazione le sfide che si presentano. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e chiarimenti sulle nuove disposizioni del mondo sportivo.
La riforma dello sport in Italia è entrata in vigore il 1° luglio 2023 attraverso il Decreto Legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, successivamente modificato dal Decreto Legislativo n. 120 del 29 agosto 2023. Questa riforma ha introdotto importanti cambiamenti, tra cui disposizioni relative alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD/SSD) e alle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), Discipline Sportive Associate (DSA) e Enti di Promozione Sportiva (EPS).
Vi invitiamo a consultare il comunicato ufficiale emesso dalla Lega Nazionale Dilettanti, in cui sono contenute importanti informazioni riguardanti le nuove normative e le modifiche legislative che interessano il mondo dello sport dilettantistico in Italia. Consigliamo inoltre di e prendere contatto con il commercialista di fiducia, dott. Gianluigi Boselli, per ulteriori informazioni e consulenza.
Le nuove normative regolamentano anche l’affiliazione alle FSN, DSA ed EPS, includendo quelle paralimpiche.
La riforma introduce disposizioni specifiche per i lavoratori sportivi e i volontari:
La normativa prevede anche obblighi di registrazione, comunicazioni, e riferimenti a leggi e decreti correlati.
Per garantire il monitoraggio e il miglioramento dell’applicazione delle normative sul lavoro sportivo in Italia, è stato istituito l’Osservatorio Nazionale sul Lavoro Sportivo.
Queste sono le principali disposizioni della riforma dello sport in vigore dal 1° luglio 2023, come modificate dai decreti legislativi successivi.
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