Podcast realizzato dal commercialista Dott. Gianluigi Boselli con la collaborazione delle Ragioniere Michela Boiko e Giulia Ghirardotti.
Introduzione alla Dichiarazione dei Redditi e ai Termini Con la scadenza imminente per la presentazione della dichiarazione dei redditi, è essenziale ricordare le date principali: il 30 settembre per il modello 730 e il 31 ottobre per il modello unico. In questa fase, i contribuenti devono anche valutare l’adesione al consolidato preventivo biennale, come già discusso in precedenti occasioni. Tuttavia, oggi ci concentreremo su un’altra importante agevolazione poco conosciuta, che riguarda i lavoratori autonomi e i soggetti IVA: la possibilità di ridurre di due anni i termini di accertamento fiscale.
I lavoratori autonomi, quindi i soggetti IVA, possono beneficiare di una riduzione di due anni dei termini di accertamento a certe condizioni. Questa agevolazione, pur essendo disponibile da tempo, è poco nota ma rappresenta un’opportunità significativa. Per beneficiare di questa riduzione, è necessario garantire la tracciabilità dei pagamenti e degli incassi per le operazioni superiori a 500 euro. È quindi fondamentale che l’uso del contante sia limitato esclusivamente a somme inferiori a tale soglia.
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Per accedere alla riduzione dei termini di accertamento, i contribuenti devono rispettare una serie di requisiti, da indicare nella dichiarazione dei redditi del 2024 (riferita all’anno fiscale 2023) entro il 31 ottobre 2024. In particolare, i soggetti devono assicurare:
Tra i metodi di pagamento accettati per garantire la tracciabilità figurano:
È importante notare che anche un solo pagamento in contanti superiore a 500 euro annulla l’agevolazione per l’intero anno di riferimento.
Per poter usufruire di questa riduzione dei termini di accertamento, è necessario barrare un’apposita casella nella dichiarazione dei redditi. Questa varia a seconda che si tratti di imprese individuali, professionisti o società. Nonostante la semplicità della procedura, molti contribuenti si dimenticano di farlo, perdendo così l’opportunità di evitare due anni di potenziali accertamenti.
Ridurre di due anni i termini di accertamento fiscale è un vantaggio considerevole per i lavoratori autonomi e le imprese. Non essere soggetti a controlli per due anni in meno significa minori possibilità di incorrere in verifiche e sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Considerando quanto sia facile ottenere questa agevolazione, è essenziale che tutti i contribuenti che ne hanno diritto prestino la massima attenzione e non perdano questa opportunità.
In conclusione, garantire la tracciabilità dei pagamenti e delle operazioni è fondamentale per accedere a importanti agevolazioni fiscali, come la riduzione dei termini di accertamento. Ogni contribuente autonomo o soggetto IVA dovrebbe considerare attentamente i requisiti e assicurarsi di rispettarli, evitando di perdere un’opportunità che può rivelarsi molto vantaggiosa a lungo termine.
Riascolta in Podcast tutte le puntate del consueto appuntamento con il dottor Gianluigi Boselli, commercialista di fiducia. In onda su Radio Sound ogni mercoledì ore 11.30 e in podcast in questa sezione.
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Tel 0523 453120
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