Vittorio Pastori, classe 1926, diventato famoso in tutta Italia come don Vittorione per la sua mole fisica e per il suo grande cuore solidale, verrà ricordato a Varese, sua città natale, il prossimo 31 agosto e 1 settembre in occasione della ricorrenza del 25° anno della sua nascita al Cielo.
“Come Movimento – dice il direttore Carlo Ruspantini – intendiamo dedicare il 2019 alla celebrazione e alla riflessione sul suo servizio e sul suo percorso di Carità, soprattutto per attingere forza dalla sua gioia nel servire, dalla sua fedeltà nell’impegno, e anche dalla volontà di incontrare Cristo nel povero”.
La commemorazione a Varese
La commemorazione varesina sarà la prima di una serie che verranno proposte nelle città italiane che ancora oggi ospitano gruppi di amici di don Vittorione e di Africa Mission.
Per chi arriva da lontano è prevista dunque l’accoglienza con la cena di venerdì 30 agosto nella splendida Villa Cagnola (Gazzada Schianno –VA). La due giorni verrà aperta sabato 31 agosto, alle 9, dal pellegrinaggio missionario al Sacro Monte, luogo caro al cuore di don Vittorione, accompagnato dal vescovo di Moroto, mons. Damiano Guzzetti. Nel pomeriggio poi al cimitero della Rasa di Varese, dove riposa don Vittorione, si terrà alle 15 un momento commemorativo e di preghiera.
Il centro della celebrazione civile sarà, sempre sabato, alle 18 il Comune di Varese, dove il sindaco Davide Galimberti presiederà la Cerimonia di consegna della Martinella del Broletto (massima benemerenza civica) alla memoria di don Vittorione.
La domenica mattina sul sagrato della Basilica di San Vittore, alle 11, verrà ricevuta una fiaccola commemorativa portata dalla “Staffetta dell’amicizia e della solidarietà” organizzata insieme a Pino Spiaggi e al gruppo Ciclopodistico di Borgotrebbia di Piacenza, ai gruppi sportivi Marciatori di Varese e ADS Campus Varese. La staffetta partirà dal Duomo di Piacenza alle ore 16 di venerdì, dopo la benedizione fatta dal Vescovo e il saluto del Sindaco di Piacenza, avv. Patrizia Barbieri, che ha voluto condividere questo importate momento della vita di Africa Mission concedendo il Patrocinio comunale all’iniziativa. Dopo una sosta tecnica, fatta per ragioni organizzative, la staffetta ripartirà la domenica 1° settembre, per arrivare a Varese, sul sagrato della Basilica di San Vittore, per le ore 11 all’incontro con l’arcivescovo mons. Mario Delpini, che presiederà la messa delle 11.30 nella Basilica di San Vittore.
Le celebrazioni
Saranno presenti volontari storici di Africa Mission, una rappresentanza dei collaboratori ugandesi appositamente giunti dal paese africano per l’evento, autorità civili e religiose provenienti dai vari luoghi in cui il Movimento di don Vittorione continua oggi ad operare.
“La celebrazione del 25° della morte di don Vittorione nella sua terra natale è il segno eloquente di come il servizio missionario in favore dei poveri dell’Africa sia ancora oggi un servizio vivo e vivace – spiega Carlo Antonello, presidente di Cooperazione e Sviluppo – il segno della fede che ha illuminato la sua vita e l’ha sospinta a diventare pane per i fratelli più poveri”.
Aggiunge don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission: “Qual è il vero valore di queste celebrazioni? Non è il compimento di un dovere, non è una formalità, ma la realizzazione di tre desideri: quello di ringraziare don Vittorio per quanto continua a fare guidando i nostri passi; quello di riscoprire il suo carisma, senza ridurlo ad un generico assistenzialismo; quello infine di conoscere più a fondo e di far conoscere il suo cuore e la sua opera”.
L’impegno di don Vittorio per i più poveri inizia quando, dopo una vita trascorsa come ristoratore, negli anni Sessanta decide di lasciare tutto e seguire mons. Enrico Manfredini, già prevosto di Varese, in un percorso di fede e di impegno di carità che lo porta prima a Piacenza, come segretario amministrativo del vescovo, e poi in Africa, come co-fondatore e presidente del “Movimento Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo”. Don Vittorio muore a Piacenza il 2 settembre 1994, nello stesso anno in cui completa il suo 147esimo viaggio in Uganda: ma la sua forza e la sua determinazione sono rimasti nel cuore di tante persone che ancora oggi lo ricordano con grande affetto.
Don Vittorio nelle parole di chi lo ha conosciuto
“Ho impresso nella mente il suo profilo – ricordava Padre John Toninelli – mentre cuoceva pentoloni di risotto nei villaggi, circondato dai bambini che avevano fame ed erano incuriositi da quel signore così robusto e bonario, che loro giudicavano un vero uomo proprio per la sua imponenza fisica. Non c’era diffidenza nei suoi confronti perché tutti avevano capito, ben presto, che il suo scopo era unicamente quello di fare del bene. Quando lo vidi per la prima volta, io stesso percepii in lui il carisma del Missionario, il cuore aperto e anche sensibile alle necessità dei più deboli”.
“Rimase nella mia mente – scriveva il missionario Padre Lorenzo Carraro – come un uomo straordinario, altruista, che unì infatti la sua eccezionale capacità di organizzazione all’amore ingenuo per il suo sacerdozio”.
“La sua – ricordava il missionario Piero Gheddo – è una vocazione speciale, quella del viaggiatore che stabilisce un ponte fra l’opulenza italiana e la povertà. Ha anche capito che uno dei problemi fondamentali del nostro tempo è proprio il rapporto fra i paesi dell’opulenza e i paesi poveri”.
“Fratello Vittorio – scriveva infine don Giosy Cento – torna a gridare da pazzo, facendo venire i brividi alla pelle del cuore dei giovani. Fai tremare i vetri delle chiese, dei teatri e delle piazze. Che non sia poesia, ma una eredità che ci prendiamo: di scendere in piazza con e per i poveri più poveri insieme a te”.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare lasegreteria di Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo telefonando al numero 0523-499.424 o scrivendo a africamission@coopsviluppo.org
Il programma completo è scaricabile dal sito: www.africamission.org
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