“È una sconfitta che brucia soprattutto perché Patrizia Barbieri non se la meritava, avendo lavorato in questi anni tanto per la città. Poi di errori se ne saranno anche commessi, ma riconsegnare le chiavi della città al Partito Democratico è una decisione che peserà in futuro, eccome”. Inizia così la nota del centrodestra piacentino, dopo la sconfitta al ballottaggio dello scorso 26 giugno.
“Abbiamo dato vita ad una coalizione larga, senza mai pensare a far prevalere un interesse di partito: pensavamo di avere dato all’esterno un forte segnale di cambiamento e, al tempo stesso, di aver favorito l’affermarsi di un civismo che nulla avesse a che spartire con occasionali convenienze. È stata una scelta che o non abbiamo spiegato bene o non era quella che i piacentini si aspettavano. Della campagna elettorale preferiamo non parlare, salvo sottolineare l’attacco di tutte le altre parti in campo sempre e solo verso questa amministrazione, anche con argomentazioni inventate di sana pianta. Tuttavia, il risultato è questo e non resta che prenderne atto, ancorché lo stesso sia stato condizionato da circostanze esterne che risultano comuni in diverse città del nord di piccole e medie dimensioni”.
“La disaffezione degli elettori dalle urne è sotto gli occhi di tutti e non sono bastate pluralità di candidature, anche concorrenti all’interno delle stesse aree politiche, ad invertire la rotta. Per non parlare del ballottaggio, in cui l’affluenza alle urne è del tutto crollata, penalizzando in modo evidente la coalizione di centrodestra. È questo un dato non solo piacentino ma diffuso e che addirittura si materializza con la sconfitta di Monza, nonostante quindici giorni fa il sindaco uscente del centrodestra avesse ottenuto oltre il 47%, avesse 7 punti di vantaggio sul competitor della sinistra e si fosse apparentato con una lista civica del 6%. Infine, il risultato del centrodestra a livello locale va anche letto alla luce del fatto che mentre da sinistra si registra un travaso significativo di voto sulla candidata del PD, così non si può dire essere accaduto a favore della candidata del centrodestra, che ha potuto solo ed esclusivamente contare sul leale appoggio della coalizione, oltre che sulla sua determinazione a combattere fino all’ultimo minuto del ballottaggio”.
“Abbiamo di certo perso le elezioni, non sicuramente la determinazione ad essere alternativi alla sinistra nelle sue varie declinazioni di sigle”.
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