Rete Cultura Piacenza: “Istituzioni insieme per promuovere il territorio nel segno dei linguaggi artistici” – AUDIO

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Le istituzioni insieme per promuovere il territorio nel segno della cultura e dei linguaggi artistici.

Insieme, per promuovere le arti, la conoscenza e il territorio. È Rete Cultura Piacenza, la nuova realtà che vede coinvolte tutte le principali istituzioni impegnate sul fronte della cultura: Camera di Commercio di Piacenza, Comune di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Provincia di Piacenza e Regione Emilia-Romagna.

Lo scopo di questo accordo fra istituzioni è l’elaborazione congiunta di un disegno culturale per il territorio piacentino, attraverso il coinvolgimento diretto dei soggetti istituzionali che da sempre sono, individualmente, impegnati della produzione e promozione di iniziative connesse al patrimonio culturale.

Rete Cultura Piacenza

Rete Cultura Piacenza non è una operazione di intenti, ma un’azione effettiva e unica nel suo genere, anche per numero di soggetti coinvolti.

Le istituzioni che aderiscono al progetto hanno già avviato alcuni interventi: l’attivazione di un Tavolo sul tema del contemporaneo che ha sviluppato un programma di iniziative di promozione dei linguaggi artistici – arti visive, cinema, teatro, musica – e manifestazioni di approfondimento e confronto sul pensiero e sui temi più rilevanti dall’epoca odierna. Un programma per il quale è stata definita un’ipotesi di finanziamento congiunto da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Il lavoro sul tema del contemporaneo ha mosso i suoi primi passi nel 2022, quando attorno al progetto “XNL Aperto”, diversi soggetti pubblici e privati, operativi a Piacenza e al di fuori del territorio provinciale, avevano realizzato un’azione di sistema per valorizzare progetti e realtà legate alle nuove frontiere dell’arte. A partire da quella prima esperienza, ha preso forma l’ipotesi di allargare la rete per promuovere un’infrastruttura culturale a lungo termine, inclusiva, accessibile e sostenibile, che valorizzi la consapevolezza del valore del contemporaneo come investimento nel futuro di una comunità.

A questo primo tavolo di lavoro potranno seguirne altri, sempre nel segno di un’azione condivisa.

Per quanto riguarda il programma sul contemporaneo, la realizzazione degli eventi vedrà affiancarsi alle istituzioni promotrici di Rete Cultura Piacenza anche altre realtà del territorio protagoniste dell’attività culturale come la Banca di Piacenza, la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e il Conservatorio “Nicolini”, oltre che alcune amministrazioni comunali della provincia, impegnate in progetti artistici di rilievo.

Le prime iniziative in programma

Le prime iniziative in programma stanno iniziando in questi giorni. Scadrà il 16 luglio il bando per prendere parte al corso di alta formazione in regia cinematografica “Bottega XNL- Fare Cinema”, a cura di XNL Cinema; a luglio prenderà il via a Bobbio il ciclo di conferenze “I sabati al Museo Mazzolini”, a cura della Diocesi di Piacenza-Bobbio.

Ad agosto-settembre si terrà la seconda edizione della manifestazione “Di Pieve in Pieve”, alla scoperta delle antiche chiese della Diocesi piacentina, mentre per la ripresa di settembre si attende l’esordio del Festival del pensare contemporaneo (21-24 settembre) e la seconda edizione di XNL Aperto, iniziativa diffusa dedicata alle arti contemporanee che coinvolge soggetti pubblici e privati. Sempre in XNL partiranno due nuove mostre, una delle quali coinvolgerà diversi musei cittadini.

A ottobre prederanno il via le iniziative “Un’opera al mese” e le “Visite guidate virtuali” pensate dalla Diocesi per valorizzare le opere del Museo Collezione Mazzolini e il Museo della Cattedrale Kronos, mentre a novembre si attende un primo programma di concerti di musica contemporanea che inaugurerà la sezione Musica di XNL Piacenza (attesi per l’11 novembre gli artisti Holly Herndon e Alexander Shubert). Per Natale è ancora in costruzione una esposizione che vedrà la collaborazione fra la Banca di Piacenza e la Galleria Ricci Oddi e che, grazie alla curatela di Sergio Rebora, presenterà un’importante selezione di opere fra Otto e Novecento.

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