Resistenza, insegnamento o propaganda? Lo storico De Rosa: “Disponibile per un dibattito nelle scuole”

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Pino De Rosa

Resistenza insegnata a senso unico? Lo storico piacentino Pino De Rosa ha inviato una lettera alle scuole medie superiori di Piacenza e provincia dando la propria disponibilità ad approfondimenti in merito alla guerra civile 1943-1945.

“Mi auguro che la lettera sia stata, come da indirizzi, recapitata dall’ufficio di Presidenza ai docenti e agli studenti delle scuole in indirizzo. Mi auguro anche che si attivino gli indirizzi istituzionali che figurano per copia conoscenza”.

Una proposta avanzata dopo le prese di posizione del movimento giovanile Blocco Studentesco. Il gruppo, nei giorni scorsi, aveva puntato il dito contro il metodo di insegnamento utilizzato nelle scuole, in particolare al liceo Gioia. “Non si insegna la storia, si fa propaganda” avevano detto gli attivisti proponendo un confronto tra storici di diverso pensiero. Oggi Pino De Rosa, autore di volumi dedicati alla Seconda Guerra Mondiale, si mette a disposizione.

La lettera di Pino De Rosa

Ritengo che, nel corso degli ultimi anni, tranne lodevoli eccezioni, gli istituti piacentini abbiano fornito una visione parziale, comunque univoca. Una visione senza dubbio non completa delle vicende storiche e delle riflessioni che le stesse possono suggerire. Evitare il confronto non è un bene per gli studenti. Mai.

“Un uomo di parte, quando è coinvolto in una disputa, non si interessa affatto dei diritti della questione. Ma è ansioso solo di convincere gli ascoltatori delle sue proprie asserzioni”. Questo diceva Platone.

Credo che non sia questo il genere di formazione di cui hanno bisogno i giovani di ogni tempo e men meno quelli dell’attuale generazione. Credo anche che questa sensibilità, oltre che negli studenti, sia ormai presente in numerosi docenti. Ed è da loro che si attende un più vigoroso impegno per sgretolare una palese ed ormai insopportabile parzialità.

Mi corre l’obbligo di precisare che la mia competenza sulla materia, non supportata da titoli accademici, è data dall’attività di giornalista pubblicista e dalla pubblicazione di almeno 3 dei mie 4 volumi. “Piacenza nella RSI – con l’elenco dei caduti militari e civili nella provincia di Piacenza”. Il romanzo “Ultimo giorno, ultima ora, ultimo minuto” scritto insieme al protagonista ex ufficiale della Repubblica Sociale Italiana. E infine il libro “Strà finalmente la verità” con il quale dopo oltre 70 anni ho rivelato i motivi veri del più sanguinoso eccidio avvenuto in provincia di Piacenza.

Mi rimetto alle vostre determinazioni. Pronto a collaborare sia nel caso che vogliate organizzare confronti con altri ospiti (rispetto ai quali non ho preclusione per alcuno) sia nell’ipotesi che vogliate organizzare momenti di approfondimento con i soli studenti.

Preciso ovviamente che il mio eventuale coinvolgimento non è necessario preveda compensi o rimborsi spese di alcun tipo.



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