Resistenza, “Basta indottrinamento antifascista”. Recita così lo striscione affisso dai militanti del Blocco Studentesco presso il liceo Gioia di Piacenza, per denunciare l’ennesimo episodio di propaganda all’interno dell’istituto, in scena nella mattinata di lunedì 1 aprile.
“Durante la mattinata di lunedì le classi terze saranno costrette ad assistere ad una ridicola opera teatrale di chiaro stampo antifascista. Opera corredata da una narrazione fantasiosa, volta in particolare ad esaltare la figura del partigiano-eroe.” Così attacca Libero De Rosa, responsabile piacentino del Blocco Studentesco.
“Questa ennesima mitizzazione della resistenza – prosegue De Rosa – è propedeutica ai festeggiamenti del 25 aprile. Ma del tutto inaccettabile per chi vuole avere una visione della storia lineare e priva di qualsiasi pregiudizio. Cosa che all’interno del liceo Gioia, tra professori e dirigenti, non sembra in voga. Dal momento che furono i primi promotori della raccolta firme contro l’apertura della sede di CasaPound, anche costringendo gli studenti a firmare questa buffa quanto inutile petizione.”
“Per garantire agli studenti una visione della storia a 360 gradi invitiamo professori e dirigenti del liceo Gioia a organizzare un dibattito tra le parti. Noi siamo pronti a portare nell’istituto uno storico noto del territorio piacentino. Ci auguriamo che dall’altra parte ci sia innanzitutto una risposta positiva circa l’organizzazione del dibattito. Dibattito alla quale segua la scelta di una figura di spessore dell’antifascismo piacentino.”
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