Res Publica Placentina, presentato il progetto di Archistorica. Bissi: “Raccontiamo un’epoca di grande fortuna economica” – AUDIO

Res Publica Placentina, il progetto di Archistorica. Bissi: "Raccontiamo un'epoca di grande fortuna economica" - AUDIO

L’Associazione Culturale ARCHISTORICA aderisce con entusiasmo e con sincera partecipazione al ricco calendario di eventi che la Diocesi di Piacenza propone per celebrare i 900 anni della nostra Cattedrale di S. Maria Assunta (1122-2022). In occasione di questa importante ricorrenza, Archistorica ha presentato lo speciale progetto “Res Publica Placentina”.

Si tratta di un progetto che consiste in una trilogia di percorsi – spiega l’architetto Manrico Bissi, Presidente di Archistorica. Specificamente tre camminate al via dal 10 aprile dedicate al racconto della nascita e all’evoluzione del Libero Comune di Piacenza, sorto tra i secoli XI e XII. Un’epoca che ha segnato per la nostra città forse la stagione di miglior fortuna a livello internazionale. Piacenza fu una potenza finanziaria conosciuta in tutta Europa.

Il progetto

E’ una trilogia di percorsi (condotti e progettati dall’arch. Manrico Bissi in collaborazione con il dr. Cristian Boiardi e con il dr. Paolo Rossi) specificamente dedicati alla nascita e all’evoluzione del Libero Comune di Piacenza, sorto tra i secoli XI e XII, all’ombra della tutela vescovile, e perciò indissolubilmente legato alla Cattedrale intesa come vera e propria metafora architettonica dell’intera comunità cittadina, fino alla successiva costruzione del Palazzo Gotico (1281). La nascita del Comune piacentino costituisce, infatti, la naturale evoluzione del precedente governo civico presieduto dal Vescovo-Conte, la cui autorità fu progressivamente ridimensionata sul finire del secolo XI dall’emergere dei funzionari laici che occupavano le diverse cariche amministrative e militari della Corte vescovile (Visconti, Avogadri, Confalonieri, Visdomini, ecc…). Tale processo, accelerato dal prolungato periodo di assenza del vescovo Aldo (impegnato nella I Crociata dal 1100 al 1103), poteva dirsi ormai compiuto nel 1126, anno in cui furono documentati per iscritto i primi “consoli” chiamati a reggere il governo del Comune di Piacenza: solo quattro anni prima, nel 1122, erano partiti i lavori per la costruzione della Cattedrale romanica, che diventava così una sorta di arengario politico dal quale celebrare l’emergente “borghesia” dei mestieri e del commercio, che alimentava le finanze del Libero Comune (e che ne avrebbe poi scalato i vertici politici nel corso del secolo XIII).

Non è infatti un caso che ancora oggi sulle colonne interne del Duomo si possano ammirare le pregevolissime “formelle delle Corporazioni”, affisse sulle colonne interne al Duomo in ricordo di quegli stessi mercanti e artigiani che finanziarono la costruzione della Cattedrale, simbolo della Piacenza di quel tempo. Cinquant’anni dopo l’avvio dei lavori al Duomo, uno sconfitto Barbarossa riconosceva ufficialmente la piena legittimità delle autonomie cittadine (1176), e anche Piacenza poteva così individuare una sede istituzionale per i propri organi di auto-governo: la sede del Comune fu quindi insediata nella piazza del Duomo, presso quello stesso Palazzo Episcopale dal quale il Vescovo aveva per lungo tempo retto le sorti della città nei secoli precedenti. L’abbraccio tra la Cattedrale e il Comune rimase indissolubile fino al 1281, quando la costruzione del nuovo Palazzo Gotico (espressione del nuovo regime borghese) spostò il cuore politico della città nell’attuale piazza Cavalli. Questi temi, insieme a molti altri, costituiranno la base comune per i tre percorsi previsti dal progetto 

“RES PUBLICA PLACENTINA”

ognuna delle tre camminate sarà però incentrata su una specifica fase della Storia libero-comunale piacentina, e ne approfondirà i fatti, i protagonisti ei luoghi monumentali dove le magistrature politiche ebbero, di volta in volta, le loro sedi istituzionali. Di seguito si fornisce una sintetica rassegna dei tre percorsi previsti. 

I PERCORSI TEMATICI 

Percorso n.1 – domenica 10 aprile. L’ALBA DELLA LIBERTA’. Il tramonto del Vescovo e la nascita del Comune aristocratico (1100-1188) Come funzionava il governo della città in epoca longobarda e carolingia? Per quale ragione il vescovo ottenne anche funzioni di governo laico, diventando di fatto “conte” di Piacenza? Quali fattori portarono alla crisi del Vescovo-Conte e alla fioritura del Libero Comune? Chi furono i primi consoli del Comune di Piacenza, e da quali estrazioni sociali provenivano? E’ vero che la popolazione partecipava attivamente alla politica cittadina, tramite riunioni e assemblee pubbliche? Dove si trovava la prima sede del Comune? E’ vero che era alloggiata nel Palazzo del Vescovo? Quali memorie comunali si conservano nella grande Cattedrale romanica? SCOPRITELO CON ARCHISTORICA! L’itinerario inaugurale, condotto dall’Arch. Manrico Bissi, ripercorrerà le fasi più antiche del Libero Comune di Piacenza, dalle sue origini all’istituzione del consolato nobiliare. 

Percorso n.2 – domenica 22 maggio. SANGUE E POTERE. Il Comune podestarile negli anni delle lotte tra Guelfi e Ghibellini (1188-1290) Con quali mezzi la borghesia riuscì ad ottenere un proprio ruolo politico nel Libero Comune di Piacenza? E’ vero che questo processo avvenne con dinamiche violente e comportò lunghe faide civili nella città del secolo XIII? Quali capi-popolo si distinsero in questi scontri? Chi ne uscì vincitore? E’ vero che queste lotte confluirono nel più vasto scontro tra Guelfi e Ghibellini? Come cambiò la struttura sociale piacentina tra i secoli XII e XIII? Quali riforme portarono all’istituzione del podestà in sostituzione dei precedenti consoli? Quali fattori determinarono l’avvento della signoria politica di Alberto Scotti? E’ vero che il potere dello Scotti presentava intrinsechi fattori di debolezza? SCOPRITELO CON ARCHISTORICA! Il secondo itinerario, condotto dall’Arch. Manrico Bissi, ripercorrerà gli anni più turbolenti della Storia comunale di Piacenza, rievocando gli scontri tra Nobili e Popolari, tra Guelfi e Ghibellini, fino alla rapida e folgorante ascesa politica della famiglia Scotti, degna rappresentante del giovane patriziato borghese. 

Percorso n.3 – domenica 25 settembre. LA LUPA E IL BISCIONE. La caduta di Alberto Scotti e l’avvento della dominazione viscontea (1290-1313) Quali fattori determinarono lo scoppio della guerra tra gli Scotti e i Visconti di Milano? E’ vero che le fasi iniziali del conflitto sembrarono favorevoli ai piacentini? Perché allora la guerra fu perduta? Cosa ne fu di Alberto Scotti? E’ vero che i Visconti si impadronirono della città e ne soffocarono la precedente libertà comunale? Si può ancora parlare di un Comune di Piacenza dopo l’avvento dei Visconti? Quali famiglie si accordarono con i Visconti appoggiandone il governo? Quali rapporti si instaurarono tra i Visconti e la Chiesa piacentina? SCOPRITELO CON ARCHISTORICA! L’itinerario conclusivo, condotto dall’Arch. Manrico Bissi, rievocherà la breve ma intensa signoria di Alberto Scotti su Piacenza, la cui caduta segnò il definitivo tramonto di ogni autonomia politica per la nostra città, ricompresa dai primi anni del Trecento nei domini dei Visconti di Milano. 

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE 

Tutte le tre camminate previste dal progetto “RES PUBLICA PLACENTINA” saranno organizzate con una successione di quattro turni domenicali (2 al mattino e 2 al pomeriggio), per i quali si prevede una capienza di circa 35 persone ciascuno. Tutti i turni saranno guidati e condotti dall’arch. Manrico Bissi. In osservanza alle misure anti-Covid19, la partecipazione ai vari turni di visita sarà RIGOROSAMENTE A NUMERO CHIUSO SU PRENOTAZIONE. Tutti i partecipanti dovranno essere in possesso di greenpass rafforzato e dovranno inoltre indossare mascherine protettive FFPP2. Le persone interessate potranno prenotare ai contatti di Archistorica: (mail) archistorica@gmail.com; (SMS/whatsapp) 331 9661615. 

COLLABORAZIONI SOSTEGNO DEL PROGETTO 

Il progetto “RES PUBLICA PLACENTINA” è organizzato dall’Associazione Culturale “Archistorica” con la preziosa collaborazione della Diocesi di Piacenza e Bobbio, del Comune di Piacenza, e della Banca di Piacenza

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